Economia sommersa
Il lavoro irregolare coinvolge il 13% degli occupati
L'ultima operazione contro il lavoro nero è stata messa a segno in una azienda del settore alimentare, in provincia di Arezzo. Quando gli ispettori sono entrati per i controlli, gli operai senza contratto si sono nascosti in bagno, sperando di non essere scoperti. Non è stato così. Le verifiche hanno fatto emergere una situazione totalmente illegale. Di circa venti operatori cinque non in regola. L'attività è stata sospesa e all'azienda sono state comminate sanzioni che superano i 15mila euro.
Il lavoro sommerso, spesso con paghe da fame e condizioni dei lavoratori al limite, è una delle principali piaghe dell'economia italiana. Il fenomeno è significativo e complesso e secondo le stime coinvolge oltre 3 milioni di persone. La percentuale degli operatori non in regola è vicina al 13% (il 12.7% nel 2021). I settori maggiormente "inquinati" sono i servizi alla persona, con una percentuale clamorosa del 42,6%, alzata vertiginosamente dal "caso badanti"; l'agricoltura con il 16,8%; le costruzioni con il 13,3% e infine commercio, trasporti e ristorazione con il 12,7%.
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