San Giovanni Valdarno
SANGIOVANNESE 0
TERRANUOVA TRAIANA 1
SANGIOVANNESE (3-5-2) Barberini; Bargellini Fumanti, Santeramo; Pertica (27′ st Bocci), Foresta (33′ st Vietina), Romanelli, Cenci (4′ st Nannini), Della Spoletina (16′ st Gianassi); Rotondo (16′ st Nieri), Getani. A disp: Patata, Chelli, Pertici, Lombardi. All. Deri
TERRANUOVA TRAIANA (4-3-3) - Timperanza; Senzamici, Bega, Saitta, Cappelli (21′ st Lischi); Tassi (33′ st Cardo), Mannella, Marini; Zhupa (25′ st Petrioli), Iaiunese, Sacconi. A disp: Morandi, Grieco, Castaldo, Iacomoni, Dini, Palazzini. All. Becattini
ARBITRO : Gianluca Guitaldi della sezione di Rimini, assistenti Andrea Felis di Torino e Luca Vatiero della sezione di Agropoli
MARCATORI : 40′ pt Zhupa
NOTE : Spettatori 850 circa. Ammoniti: Bargellini (S), Fumanti (S), Becattini (T), Bega (T), Senzamici (T), Tassi (T).
Peggio di così non poteva andare, la Sangiovannese perde e dopo 11 campionati consecutivi in serie D scende in Eccellenza. Direttamente, senza passare dai play out. Un epilogo inimmaginabile a fine gennaio, un crollo verticale che si è materializzato a fine gennaio, 8 punti nelle ultime 13 partite hanno lasciato un vuoto nel cammino azzurro. Non certo l'epilogo previsto a luglio dai vertici societari dopo aver assemblato la rosa, figuriamoci dopo aver aggiunto a dicembre gente del calibro di Foresta e Gaetani.
Quello che è mancato contro il Terranuova sono gli stessi ingredienti che servivano dall'inizio, neppure il cambio in panchina ha ridato linfa a una formazione che ha dimostrato, solo a tratti, la fisionomia per saper combattere dentro la difficoltà. Spesso è mancato il furore agonistico, il team leader, lo switch mentale e la consapevolezza che alla fine conta più la sostanza della tecnica e della tattica. Probabilmente neppure gli ospiti (senza tre pedine fondamentali) si aspettavano tanta grazia dalla formazione di mister Deri, l'enorme blackout che ha avvolto il Fedini ha preso forma al minuto 40 con la rete di Zhupa e fino al minuto 96 in campo c'è stato il buio, o poco più.
Il palo di Bocci e la traversa di Foresta sono l'emblema della stagione nata storta e mai raddrizzata, la sintesi perfetta del campionato della Sangiovannese pieno di imprecisione sotto porta, le immancabili disattenzioni difensive e tanto rammarico.
Contro un Terranuova Traiana ridotto all'osso, senza tre pedine fondamentali come Degl'Innocenti, Massai e Privitera gli azzurri salutano la serie D, una categoria ottenuta l'ultima volta nel 2014 sotto la presidenza della famiglia Grazi e dopo una lunga cavalcata che permise agli azzurri, guidati da Benedetti, di chiudere la stagione in Eccellenza al secondo posto, prima di vincere la finale regionale con la Castelnuovese e superare, nella fase nazionale, Avezzano e Lentigione in finale.
In piazza Arduino Casprini è arrivato il tempo di fare un bilancio, le massime cariche societarie azzurre dovranno tenere conto di questo enorme flop e mettere ordine.
Un compito da svolgere solo dopo aver lasciato sedimentare le tensioni e aver approfondito le voci che circolano sull'interessamento di una cordata straniera. Un gruppo che a quanto pare è intenzionato a rilevare la conduzione della Sangiovannese.
SPOGLIATOI
Il primo a entrare in sala stampa è ovviamente il tecnico biancorosso della Terranuova Traiana Marco Becattini: “Ci siamo presentati senza centrocampo e abbiamo fatto un'ora devastante. Sapevamo che una formazione tra Sangiovannese, Terranuova e Figline sarebbe scesa in Eccellenza, speravamo di non essere noi e nonostante questa pressione addosso ce la siamo giocata alla grande, faccio davvero i complimenti ai miei. Nella difficoltà siamo venuti fuori, grazie anche a chi aveva giocato meno”. Prosegue Becattini: “Sapevamo di dover partire subito bene per limitare la spinta del Fedini che poteva condizionare il finale, ora dobbiamo recuperare e preparaci bene per il play out di domenica contro il Figline”. Silenzio stampa per la Sangiovannese.
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