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Arezzo

Ex Lebole, recinzione di nuovo violata dagli abusivi mentre il mancato rilancio torna in consiglio. "Ripensare le scelte"

Luca Serafini

13 Maggio 2025, 06:59

Francesco Palazzini

La rete e Francesco Palazzini (FdI)

Francesco Palazzini (foto) rilancia il dibattito sull'area ex Lebole ad Arezzo. Torna sul tavolo giovedì in consiglio comunale (inizio dei lavori alle 9) la questione della superficie industriale dismessa in eterna attesa di riconfigurazione e di una nuova vita. L'atto di indirizzo del capogruppo di Fratelli d'Italia, presentato lo scorso anno, ripropone all'attenzione generale una delle ferite urbane più evidenti della città. Proprio mentre su un lato della recinzione si sono aperte delle falle, sul lato che guarda la zona commerciale.

Era stata proprio una pressante richiesta di FdI in aula a far scattare il provvedimento perentorio del sindaco che imponeva alla proprietà (la famiglia Carrara, imprenditori pistoiesi della carta) di risolvere lo stato di degrado, ponendo fine a scorribande di abusivi ed episodi anche di allarme sociale. L'area è inutilizzata e in stato di degrado ormai da dopo il 2000, nonostante la sua posizione strategica e le potenzialità di rigenerazione urbana. Palazzini sottolineò con l'atto di indirizzo come la lunga inattività del luogo rappresenti non solo un problema di decoro e sicurezza, ma anche un'occasione mancata per lo sviluppo economico e sociale di Arezzo.

Affrontati gli aspetti emergenziali, la questione, nelle intenzioni di Palazzini, dovrebbe diventata centrale nel dibattito politico cittadino, con la riformulazione di un progetto complessivo diverso e aggiornato rispetto a quello precedente mai partito. Residenziale, logistica, direzionale, commerciale ed altro sono parole sterili e senza mercato se non collegate ad un'idea vincente che connoti quel pezzo di città biglietto da visita (oggi pessimo) per chi arriva. Sul destino dell'ex Lebole si sono registrati attriti tra la proprietà, rappresentata da Marco Carrara, e l'amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Ghinelli. Una mancata sintonia.

Carrara ha accusato il Comune di aver trascurato l'area durante i nove anni di governo Ghinelli, lamentando pressioni e ostacoli che avrebbero rallentato ogni ipotesi di riqualificazione. Palazzo Cavallo ha rispedito al mittente i rilievi. L'ultima trattativa con un potenziale investitore non ha prodotto nulla. L'atto di indirizzo di Palazzini riaccende ora il confronto per un percorso concreto di recupero di un'area cruciale per Arezzo, mentre si registrano nuovi scricchiolii (rete forzata) sotto il profilo della sicurezza e del decoro.

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