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Arezzo

Mauro Valenti fa sondaggio tra 2 mila musicisti Under 35 su Arezzo: se ci sono stati e a cosa la associano. Ecco il risultato

Sara Polvani

06 Luglio 2025, 08:06

Piazza Grande

Piazza Grande ad Arezzo

Una ricerca senza precedenti, condotta su oltre 2.000 giovani musicisti under 35 provenienti da tutte le regioni italiane, offre per la prima volta un quadro chiaro e autentico della percezione che le nuove generazioni hanno della città di Arezzo.

Lo studio, promosso dalla Fondazione Arezzo Wave Italia durante le iscrizioni al contest musicale nazionale Arezzo Wave 2025, ha raccolto e analizzato i dati di un campione significativo, composto da giovani artisti e creativi che hanno compilato un form completo con l'invio di due brani musicali, una foto, la biografia e la loro candidatura per esibirsi dal vivo. Le risposte non sono state casuali, ma elaborate da persone coinvolte, motivate e attente.

“Abbiamo posto loro – spiega Mauro Valenti, fondatore e presidente della Fondazione Arezzo Wave Italia, psicologo laureato all'Università di Padova con tesi in Statistica Psicometrica – tre domande semplici ma significative: Sei mai stato ad Arezzo? Cosa ti viene in mente se pensi ad Arezzo? Verresti ad Arezzo per un evento culturale con un piccolo incentivo? I risultati parlano chiaro: solo un giovane su 6 è stato ad Arezzo, ma oltre l'80% si dichiara pronto a venire in città per un evento culturale, se supportato da un piccolo incentivo. Il nome di Arezzo è noto, soprattutto grazie ad Arezzo Wave, ma manca ancora un legame reale ed esperienziale con la città.”

Nello specifico l'82,4% ha risposto che non è mai stato ad Arezzo. “La stragrande maggioranza – prosegue Valenti – conosce il nome, ma non ha mai avuto un'esperienza diretta con la città. Un'occasione enorme per attrarre nuova energia attraverso politiche culturali intelligenti.”

Al 65% dei giovani se pensa ad Arezzo viene in mente Arezzo Wave, al 22% la Giostra del Saracino, al 16% non la conosce/nessuna idea precisa, al 14% il film La vita è bella, al 13% la Città del Natale, all'11% la Toscana in generale, al 10% la Fiera Antiquaria, al 9% gli affreschi di Piero della Francesca, all'8% Piazza Grande, al 6% l'affresco di Cimabue, al 5% il Duomo/San Donato.

“Arezzo – commenta Valenti – è percepita per ciò che ha prodotto, ma non come un luogo da vivere. Il nome c'è. L'identità pure. Ma il legame con i giovani ancora è fragile. Serve una strategia che unisca cultura storica e proposta contemporanea.” Per l'81,2% il desiderio di venire c'è, ma serve un input.

“I giovani italiani, in gran parte – conclude Mauro Valenti – conoscono Arezzo attraverso la sua cultura, ma non ci sono mai stati. Eppure, potrebbero venire. La città ha il potenziale per diventare un punto di riferimento per le nuove generazioni: il passo decisivo spetta ai progetti concreti, accessibili e inclusivi.”

Questa indagine sarà pubblicata in esclusiva nel numero estivo di Piazza Grande, in uscita nei prossimi giorni, ed è offerta come omaggio dalla Fondazione Arezzo Wave Italia al Comune di Arezzo e ai soggetti che si occupano di turismo aretino. Un dono pensato per stimolare riflessioni e strategie capaci di trasformare la conoscenza potenziale in esperienza reale.

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