Cortona
Le scritte apparse a Cortona
Le scritte sui muri e la pavimentazione di via Ghini a Cortona ancora ci sono, in attesa di essere cancellate con i relativi costi, ma ci sono anche le indagini in corso per risalire agli autori del fatto. Il vice sindaco Paolo Rossi: “Condanno queste forme di protesta che oltretutto vanno a ledere anche soggetti privati e in ogni caso anche gli immobili pubblici appartengono a tutta la cittadinanza e devono essere tenuti meglio che si può.” Paolo Rossi prosegue: “Per rimettere tutto in ordine ci vorrà un po’ di tempo, uno perché ci sono le indagini in corso, due perché le opere di ristrutturazione dovranno essere fatte con tutti i crismi, in modo da non lasciare traccia".
Sui contenuti delle scritte - contro il turismo di massa - abbiamo interpellato anche Carlo Umberto Salvicchi, responsabile di Confcommercio Cortona - Valdichiana per cercare di capire.
“Intanto è bene dire che è vietato deturpare immobili pubblici e privati, quindi diciamo fermamente che certi atti non si devono ripetere. Altra cosa da precisare è che il turismo a Cortona c'è, e tanto, ed è bene che ci sia perché dà lavoro e anima l'economia. Detto ciò posso ammettere che esiste un malcontento strisciante fra i cortonesi riferito al turismo definito, in alcuni casi, troppo di massa e senza eccellenze, ebbene le cose non stanno così: i turisti abbienti, e molto facoltosi, nel Cortonese ci sono e sono tanti, non si notano perché affittano ville sontuose nella campagna o montagna del cortonese pagando cifre altisonanti; poi nel centro storico vengono ma per cenare o pranzare e poi se ne vanno di nuovo.
Il punto qual è? Non si fermano per fare acquisti perché anche se a Cortona esistono negozi di buona qualità, non corrispondono alle loro esigenze e quindi dovremmo offrire qualcosa di superiore”. Salvicchi aggiunge: “Altro motivo del malcontento è la difficoltà di reperire alloggi in centro da parte dei locali perché vengono di solito lasciati dai proprietari per i turisti. Quindi il problema è più ampio e noi come Confcommercio da tempo chiediamo una task force fra Provincia, Comune di Cortona, Regione Toscana, Arezzo Casa, banche e privati per trasformare l'ex ospedale in un grande palazzo suddiviso in tanti appartamenti da dare in forma agevolata e in forma normale a chi ne farà richiesta; questo sarebbe il modo per fermare tanti residenti che invece scappano perché non trovano locazioni adeguate. Così facendo si eviterebbe lo spopolamento del centro storico e il malcontento rientrerebbe. I turisti a Cortona ci sono e devono continuare ad esserci perché danno lavoro, portano soldi per l'economia, in una parola sono la vita per la città.”
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