Arezzo
Saranno 8 i nuovi siti che nel territorio comunale di Arezzo ospiteranno impianti per la telefonia mobile. In un incontro aperto anche alla cittadinanza è stato presentato ieri il nuovo “Programma comunale degli impianti di telefonia mobile”: il piano antenne. L'ultimo risaliva al 2017.
Attualmente sul territorio comunale sono presenti 86 stazioni radio base, che a loro volta ospitano gli impianti. L'aggiornamento del piano vedrà sorgere i nuovi siti a San Leo, Chiassa Superiore, San Giuliano — Poggiola, Capo di Monte — Poggiolo (Agazzi), Rigutino, Puglia, Salceta-Formicheto-Osteria e Lusignano Cimitero. Mentre altri 61 impianti saranno allocati in siti già esistenti.
“Per gli 8 nuovi siti, ci tengo a precisare che abbiamo privilegiato aree a bassissima densità abitativa — afferma l'assessore all'urbanistica Francesca Lucherini — e aree pubbliche in cui l'amministrazione è in grado di tutelare di più il territorio anche al momento dell'installazione. Sono state identificate anche aree dove c'è un deficit di servizio”. Tra queste la Chiassa Superiore.
“La nostra è una zona buia, anche in casa non abbiamo segnale — racconta un residente, Luca Romanelli - da tempo chiediamo che questa zona sia coperta da un'antenna della telefonia, perché è completamente scollegata”.
Da Agazzi invece arrivano perplessità e preoccupazioni. Secondo i residenti c'è da tutelare anche la presenza dell'Istituto di riabilitazione che vede gravitare in questa frazione tante persone con fragilità.
“Vediamo cosa accadrà, ci potranno essere delle osservazioni da parte della popolazione — afferma Concetta Logatto una residente - perché effettivamente non è una zona isolata, è popolata. Non certo come in centro città, ma le case lì attorno ci sono.”
Dello stesso parere un'altra residente. “Ci teniamo al nostro territorio e anche al futuro dei nostri bambini, al paesaggio — afferma Luigina Maggini - e poi qui c'è l'Istituto di Agazzi che è una realtà che insiste nel nostro territorio da moltissimi anni”. Sulla questione dell'antenna di Via Sicilia, il Comune attende il pronunciamento del Consiglio di Stato.
“Abbiamo ritenuto che quella localizzazione non fosse coerente — afferma il vice sindaco Lucia Tanti — il Tar ci ha dato torto, ora aspettiamo che il Consiglio di Stato ci dia ragione. Ad ogni modo questa amministrazione vede i comitati come un elemento di supporto perché su puntuali temi possono essere un termometro importante”.
E poi aggiunge. “Restiamo molto sorpresi da quello che un esponente di Arezzo 2020 stamattina ci ha detto (durante la presentazione del piano ndr) in merito al progressivo indebolimento e smantellamento di Arpat (agenzia regionale per la protezione ambientale) — afferma Tanti - tali criticità non ci risultano ma non possiamo non chiedere conferma o meno alle forze di centro sinistra circa questa grave sottolineatura perché se fosse così dovremmo immediatamente chiedere a Regione Toscana chiarezza anche in forma scritta”.
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