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Arezzo

Niccolai: "Tanti vanno in bicicletta ma non si impegnano per la sua diffusione nella vita quotidiana. Vi spiego la sfida di Fiab"

Sulle due ruote per: sport, divertimento, viaggi, cultura, natura, arte ma anche lavoro, quotidianità e spostamenti urbani

Sara Polvani

14 Luglio 2025, 08:08

Nicola Niccolai

Nicola Niccolai presidente Fiab Arezzo

Nicola Niccolai, presidente Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) Arezzo, racconta la passione per la bici e la mobilità sostenibile.

- Come nasce la sua passione per la bicicletta?

Ho iniziato “tardi” ad approfondire la bici, al di là del fatto che da ragazzo come molti miei coetanei la utilizzavo inconsapevolmente! Un po' casualmente ho acquistato una bici nel 1999, la mia prima mountain bike. In seguito la mtb e non solo è diventata una grande passione. Ne ho via via ampliato l'uso, anche perché ho visto che pedalando per andare al lavoro, in città, o per spostamenti entro i 5 chilometri era perfetta; ed utilizzandola a 360 gradi riuscivo a stare bene ed anche a rendere la mia città migliore. Mi sono convinto sempre più dell'utilità e della bellezza di questo mezzo, che può declinarsi in sport, divertimento, viaggi, cultura, natura, arte ma anche lavoro, quotidianità e spostamenti urbani: una sintesi della mobilità sostenibile.

- Qual è il percorso che l'ha portata a presiedere Fiab Arezzo?

Difficile individuare un percorso lineare. Posso dire che per me la bici è città vivibile ma anche natura, è contatto con gli altri ma anche talvolta sana solitudine, è mezzo di trasporto, è divertimento, è salute, è utilità, è migliorare il mondo dove sono, è dare un contributo a un ambiente più vivibile. Ho scoperto che mi piace fare volontariato verso un utilizzo pieno e consapevole della bici, per incentivarne l'uso e spingere così la mobilità attiva e sostenibile. Ritengo che la bici e la mobilità dolce siano un valore, in cui credere e investire. Pertanto ho dedicato spazio ed energia alla bici urbana, sfociato nell'impegno per Fiab di cui sono da oltre vent'anni socio attivo nella mia città. Cerco sempre nuovi stimoli ed idee per rilanciare la discussione sulla mobilità attiva e sulla ciclabilità della mia città, ma anche sulle cicloescursioni aperte a tutti ed inclusive, e su nuovi progetti da avviare con l'associazione.

- Quali sono i vostri obiettivi?

Intanto ci piacerebbe che Fiab Italia fosse più conosciuta: è un'organizzazione ambientalista che riunisce più di cento associazioni sparse in tutta Italia, la cui filosofia ciclistica si ritrova nell'escursionismo dolce, legato alla scoperta del territorio; ma soprattutto nella promozione della bici come mezzo di trasporto ecologico, salutare, rispettoso dell'ambiente e della città. Amici della Bici di Arezzo è affiliato alla Fiab ed è costituito da cittadini di ogni genere, da chi utilizza la bici per uso ricreativo, urbano (per recarsi in città, a scuola, al lavoro) o per compiere viaggi, in definitiva chiunque comunque condivida l'utilizzo della bici come mezzo per una mobilità migliore.

Ecco i pilastri della nostra mission: promozione bici come mezzo di trasporto quotidiano; sviluppo rete piste ciclabili, contributo con progetti ed idee sulle ciclovie; uso combinato bici più mezzi di trasporto pubblico; recupero tracciati ciclabili da sedimi ferroviari abbandonati e anche sviluppo di progetti e idee sulla ciclabilità urbana. In sintesi, Jovanotti ha dato una bellissima definizione del pedalare che potremmo considerare un manifesto per chi vuole associarsi a Fiab: ‘La bicicletta è uno strumento di connessione: la bici non è solo un mezzo di trasporto, ma è uno strumento che ti porta a scoprire l'anima del mondo, permettendo di entrare in contatto con luoghi e persone in modo più autentico'.

- Quali sono le attività più importanti realizzate e quali quelle in corso?

L'attività più nota di Fiab in città è certamente Bimbimbici, un evento a livello nazionale che si tiene a maggio in tutte le principali città italiane sotto l'egida di Fiab con obiettivi ben precisi, ovvero promuovere la mobilità attiva e diffondere l'uso della bicicletta tra giovani e giovanissimi, ma soprattutto andare a scuola in modo sostenibile, ribadendo che c'è necessità e voglia di città più sicure, spazi dedicati in prossimità delle scuole e una qualità migliore dell'aria che respiriamo. Ma Fiab Arezzo ha molti altri progetti ed attività che sta portando avanti: Bici Solidali; monitoraggio ciclovie; recupero in ciclovia della Fac Arezzo Fossato di Vico; Piedibus-Bicibus; Ciclofficina nel parco del Pionta; Comuni Ciclabili.

- Quali altri interessi coltiva?

Mi occupo di energia in quanto, dopo aver lavorato come ingegnere su progetti e realizzazioni reti gas metano e gpl, nel gruppo Estra ho proseguito occupando ruoli di direttore tecnico e di area, ed anche di project manager; ho poi ricevuto alcuni incarichi relativamente alla gestione di reti ed impianti gas in aree esterne alla Toscana, come ad in società operanti nelle Marche ed in Abruzzo. Ho anche incarichi in Cig (Comitato italiano gas). Le mie passioni, che ben si conciliano con la bici nelle sue varie forme, sono i viaggi artistici, storici e nella natura (montagna, ma non solo).

- Progetti futuri?

Si parlava di nuovi progetti Fiab, tema molto delicato ed impegnativo. A mio parere, nel momento attuale di transizione (soprattutto sociale) è sempre più complesso e difficile sviluppare attività di volontariato e trasmetterne i valori e la missione anche verso i più giovani. Fiab Arezzo, che ha rinnovato il proprio consiglio direttivo con volti nuovi e giovani, vorrebbe proseguire in questo sviluppo, se possibile ampliando la propria base associativa. Da sportivo che pratica mtb e bici nel tempo libero, trovo singolare che molti ciclisti usino il mezzo a due ruote per divertirsi nel weekend e poi non riescano ad utilizzarlo né tanto meno impegnarsi per incentivarne la diffusione nell'uso quotidiano, visto che oggi vi sono anche mezzi come le e-bikes (bici elettriche) che consentono a tutti di pedalare. Solamente unendo le forze e gli intenti potremo avere una città e un ambiente migliore anche grazie alla bici e alla ciclabilità nella nostra città.

- In particolare?

In particolare vorremmo sia avere nuovi soci più giovani che possano proporre idee e apportare linfa vitale per il movimento ciclabile. In parallelo, vorremmo proporre iniziative sempre più attente ai ragazzi o ai giovani adulti, considerando che il nostro fine è anche proporre eventi inclusivi e adatti a molti (tralasciando per un attimo la componente “agonistica” e competitiva che permea di continuo le attività del nostro tempo).

- Ad esempio?

Ad esempio uscite in gravel bike vicino alla nostra città e non troppo difficoltose, che già da un paio di anni stiamo proponendo (Fiab rides), oppure contest ed eventi dove la tematica della sostenibilità venga portata avanti con nuove forme e mezzi di comunicazione (social, video, nuovo sito web). Tenendo però la barra sempre dritta su temi che i giovani sentono più e meglio di noi ovvero: rispettare l'ambiente, inquinando e ingombrando meno; utilizzare una mobilità meno invasiva e autocentrica; riconquistare la vivibilità delle nostre città e spazi urbani. Speriamo di farcela!

Arezzo. Nicola Niccolai: profilo

Nicola Niccolai, aretino ed ingegnere civile con maturità classica, ha sviluppato negli anni una solida esperienza nella gestione di progetti e reti infrastrutturali: attualmente lavora nell’ambito energia del gruppo Estra Alia Muliutility. Vive ad Arezzo con moglie e due figli, ha fondato con amici il gruppo Mtb Botoli Ringhiosi. Appassionato di mobilità sostenibile, viaggi, musica e sport all’aria aperta, è donatore Avis, socio Cai, e da poco è presidente Fiab. Quando può pratica Tai Chi.

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