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Distretto orafo, non mancano i problemi
Vicenzaoro September, il salone internazionale della gioielleria, oreficeria e orologeria di Italian Exhibition Group (Ieg), si è chiuso con un +3% di buyer sull’edizione di settembre 2024.
“È una fiera – commenta Mauro Benvenuto, presidente della Consulta orafa di Arezzo – sottotono rispetto a quello che eravamo abituati. Ieg ha dato il massimo, invitando tantissima gente e con un’organizzazione eccellente, ma purtroppo ci siamo scontrati con la realtà di questo mondo: i dazi, il prezzo dell’oro che oggi ha toccato 100 euro, un prezzo pazzesco, le guerre che alimentano l’incertezza e il lavoro ne risente. Comunque non ci aspettavamo grosse novità. Eravamo preparati, ma rimane un duro scontro con la realtà”. Benvenuto aggiunge: “Il mondo manifatturiero per galoppare deve avere le tranquillità e in questo momento ce ne sono venute poche. I nostri mercati di riferimento, quelli più grossi erano gli Usa e la Turchia, hanno aggiunto i dazi che non fanno bene all’economia e al mondo industriale. Dopo Vicenza ora ci sono altre fiere, come Istanbul che è la prossima. Ma alla fine il sunto sarà sempre quello. Il momento è questo e bisogna iniziare a conviverci sperando che passi quanto prima. È il momento. Niente di nuovo di quelle che erano le aspettative”.
“L’augurio – conclude Benvenuto – è che la nostra Europa si muova celermente per cercare di transare ulteriormente i dazi, sia con il mercato degli Stati Uniti sia con quello turco, quanto meno cercare che il dazio si abbatta sulla parte del lavorato e non sul valore del metallo”.
Con oltre 1.200 espositori (per il 60% italiani), da 30 Paesi, Vicenzaoro September ha segnato un nuovo sold out grazie alla proposta completa di filiera, rivelatasi ancora una volta attrattiva, nonostante l’incertezza geopolitica. Oltre alla visitazione spontanea in fiera, l’incontro tra domanda e offerta si è strutturato a partire dai 605 buyer ospitati - grazie al programma di incoming di ICE Agenzia - provenienti da 63 Paesi con in testa Stati Uniti, Emirati Arabi e Francia. “Un po’ abbiamo lavorato, la fiera ha fatto un buon lavoro – dice Giordana Giordini, presidente Orafi Confindustria Toscana Sud – c’erano tanti buyer. Certo che l’oro ha sforato i 100 euro al grammo e anche psicologicamente ci sarà un po’ di rallentamento e cautela. Nonostante tutto un po’ le aziende hanno ripreso una boccata di ossigeno. È sempre positivo partecipare alla fiera. Si naviga a vista e si cerca di andare avanti nel miglior modo possibile”.
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