Folla per l'addio al ristoratore morto in moto. Don Alvaro: "Emanuele appartiene alla città". La figlia: "Il babbo migliore, dammi la forza". Perizia sullo scontro

Una folla commossa ha partecipato in cattedrale ad Arezzo al funerale di Emanuele Di Rocco, il ristoratore di 50 anni morto in seguito all'incidente con la moto di venerdì scorso 12 settembre. Fatale lo schianto con un'auto in via Anconetana. "Emanuele appartiene alla città" ha detto don Alvaro Bardelli sottolineando la straordinaria partecipazione alle esequie. Segno evidente di quanto Emanuele fosse amato per il tratto umano, l'impegno, la dedizione. Don Alvaro ha trovato parole di fede e di conforto in un momento di estremo dolore per la moglie, la figlia, i genitori di Emanuele.

La città piange Emanuele. La pizzeria, quella volta che riaprì il locale dopo l'assalto, lo scontro fatale in scooter

Di Rocco era conosciutissimo e apprezzato. Il locale Passaparola un punto di riferimento. Attesa per il rientro della salma

Un esempio di vita, ha detto il sacerdote invitando a rendere grazie per averlo avuto. Il sacerdote ha fatto riferimento alle Scritture, alla vita eterna. Tanti aretini comuni, magari clienti della pizzeria Passaparola di viale Michelangelo, i collaboratori, i parenti, i conoscenti, tutti intorno al feretro in legno chiaro con i fiori bianchi sopra.

La figlia ha preso la parola alla fine. "Il babbo migliore che potessi avere" ha detto. Con la voce increspata dalla commozione ha spiegato dell'intensità del loro rapporto nonostante l'impegno del ristorante fosse molto forte e faticoso. "Sei sempre riuscito a darmi tutto l’affetto di cui avevo bisogno" ha detto.

La figlia ha ricordato le "grandi battute" del padre, le canzoni che amava di Vasco Rossi e Bruce Springsteen. "Spero che tu mi possa aiutare, tu mi dia la forza per superare tutto il dolore che mi ha provocato questo incidente". Infine: "Emanuele Di Rocco è il nome che tutti ricorderemo con tanto onore e tanto amore".

Ragazza 18enne con lo zaino pieno di sostanza stupefacente: hashish, marijuana, eroina e cocaina. Blitz dei carabinieri in camera

Il feretro è uscito dal duomo tra due ali di folla, quindi il trasferimento al cimitero di San Firenze a cura dell'impresa Cof.

Intanto domani in procura viene conferito ad un esperto l'incarico per una consulenza tecnica su aspetti specifici dell'incidente stradale, già ricostruito e relazionato al pm Julia Maggiore dalla polizia municipale. Saranno posti dei quesiti ai quali dovranno essere date risposte nell'ambito dell'inchiesta aperta per omicidio stradale, che deve chiarire eventuali responsabilità