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Mobilità

Più multe con gli autovelox, nel 2025 sale il numero di verbali. Ecco quando scatta la foto e quanto costa

Luca Serafini

05 Ottobre 2025, 06:22

Autovelox

Autovelox in viale don Minzoni

I tre autovelox di Arezzo scattano foto con più frequenza dello scorso anno. Sono già 10.882 (circa 40 al giorno) i verbali elevati dalla polizia municipale per eccesso di velocità; siamo a inizio ottobre e di questo passo, mantenendo la media, a fine 2025 sarà raggiunta quota 14 mila. Ben oltre il risultato complessivo del 2024, chiuso con 11.115 multe.

Il dato comprende anche le sanzioni scattate con il telelaser dalle pattuglie, ma il grosso riguarda proprio le tre postazioni fisse, i temuti casottini grigi a bordo strada, che operano 24 ore su 24, in viale don Minzoni (2) e sul raccordo autostradale.

Ogni autovelox è dotato di tre feritoie che di giorno e notte individuano la velocità del veicolo, lo fotografano e se lo colgono in fallo possono fare anche male alle tasche.

L'autovelox previsto a Vitiano sulla Sr 71 è invece sospeso in attesa di chiarimenti ministeriali in quanto la materia è assai complessa e controversa. Il tema omologazione non è ancora risolto a livello ministeriale. Ad Arezzo le contestazioni sulle oltre 11 mila multe sono solo poche unità, ma la materia è caotica a proposito di uniformità delle tecnologie: l'omologazione nazionale non c'è. Un vuoto che genera interpretazioni diverse anche nei tribunali. Le uniche macchinette superstiti e legittimate nel territorio comunale, quelle sopra descritte (Autovelox 106 della ditta Sodi Scientifica di Calenzano), vengono tarate e controllate ogni anno, e sono collocate in tratti ritenuti idonei secondo la normativa che presuppone alto tasso di incidentalità e con determinate caratteristiche della strada.

Tre postazioni alle quali il Comune non ha mai rinunciato nel corso degli anni e per le quali la polizia municipale in questi giorni sta provvedendo a inoltrare al ministero dei trasporti tutte le informazioni richieste, per rispondere al censimento nazionale degli autovelox. Da qui a fine novembre, infatti, su scala nazionale verranno registrati tutti i dispositivi esistenti lungo le strade ordinarie e sulle autostrade, per ottenere una mappa reale che sia pubblica, consultabile dagli automobilisti al di là delle app e dei sistemi di consultazione usati oggi per dribblare le foto.

Gli autovelox di Arezzo possono infliggere spiacevoli sorprese anche a chi non si comporta da pilota di formula 1, ma tiene il piede peso sul gas e sfora. Basta superare di un chilometro orario la fascia prevista. Riepiloghiamo. In viale don Minzoni il limite è 70 km orari, sul raccordo 80. La tolleranza prevista è di 5 km orari. Il che vuol dire che se si passa davanti a una delle macchinette di viale don Minzoni a 76 km orari, arriva la sanzione: 29.40 euro se si paga entro 5 giorni, altrimenti sono 42 euro. Sul raccordo, multa se si va a 86 kmh.

La tolleranza, poi, scende. Secondo scaglione, tra 10 e 40 km orari oltre il limite, 173 euro, che calano a 121,10 se si è celeri nel versamento dei denari.

Chi infrange il limite da 40 a 60 kmh, paga 543 euro. In quel caso niente sconto e sospensione della patente da uno a tre mesi.

Oltre i 60 kmh di eccesso, 845 euro di multa e sospensione della patente da 6 a 12 mesi.

Sono previste maggiorazioni per i mezzi pesanti, recidiva e violazione in orario notturno. Le casistiche seguono l'articolo 142 del codice della strada.

C'è poi l'aspetto della decurtazione: 3 punti tolti sulla patente fra 10 e 40 kmh, quindi si sale a 6 e a 10.

Come detto, è rimasto congelato il quarto dispositivo che doveva essere piazzato sulle curve del centro abitato di Vitiano, lungo la regionale 71, nei pressi del luogo dove morì la giovane Federica Canneti in uno spaventoso incidente causato proprio dal rilevante eccesso di velocità con cui viaggiava l'automobilista che aveva a bordo la ragazza.

Autovelox come dissuasori, educatori, con valore di ammonimento a non correre. Ma anche fornitori di liquidità ai comuni. Ad Arezzo, in totale, dalle sanzioni nel 2024 sono arrivati 3,9 milioni dicono le statistiche (circa un quinto viene dai dispositivi elettronici). Soldi che l'ente riutilizza per la cura delle strade.

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