Una folla commossa ha dato l'estremo saluto a Donato De Carlo, lo sfortunato uomo, 60 anni, che ha perso la vita lunedì 29 settembre, travolto da un'auto mentre portava a spasso il suo cane lungo la Sr71 a Terontola.
Il silenzio assordate della chiesa, nonostante la presenza di tantissime persone, inizialmente è stato interrotto dal pianto sommesso della figlia che sedeva, nella prima panca, insieme al fratello e ad altri parenti.
Il parroco, padre Fabio Muniz, nella sua omelia ha ricordato le parole del Vangelo: "Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati, purché scelgano la strada di Dio. Il Signore ci lascia liberi, ma se optiamo per stare con lui dopo tanto dolore saremo aiutati a trovare consolazione e pace". Quindi ha cercato parole di conforto per i figli e i parenti per superare questo momento tragico.
Presenti al rito funebre anche il sindaco Luciano Meoni e il presidente del Consiglio comunale, Isolina Forconi.
La salma, seguita da un lungo corteo, è stata accompagnata al locale Cimitero e lì tumulata.
La comunità di Terontola ha promosso anche un raccolta di aiuti per i figli ventenni di De Carlo, Matteo e la sorella Andrea. Lavorava come cuoco. Due anni fa era morta la moglie, madre dei ragazzi.
Sulla tragedia stradale aperta l'inchiesta della procura sul 41enne imprenditore cortonese che ha investito il pedone e il cane e non si è fermato. Nei prossimi giorni potrebbe chiedere agli inquirenti di esporre la sua versione dei fatti.