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La tragedia di Terontola

Morto travolto dall'auto pirata, raccolta fondi per aiutare i figli rimasti soli. L'investitore potrebbe parlare con gli inquirenti

Luca Serafini

05 Ottobre 2025, 00:06

Donato De Carlo

Donato De Carlo

La comunità di Terontola prepara un grande abbraccio a Donato De Carlo, l'uomo di 60 anni travolto e ucciso insieme al suo cane da un'auto nel centro della frazione di Cortona. Allo stesso tempo scatta una mobilitazione di solidarietà per aiutare Matteo e Andrea, fratello e sorella ventenni, i figli, per alleviare in qualche modo la loro situazione anche con un supporto economico. È stata avviata una sottoscrizione per raccogliere fondi. I due giovani hanno perso due anni fa la mamma, Cristina, a causa di un male incurabile, e lunedì scorso è morto anche il babbo, che lavorava come cuoco, benvoluto e stimato da tutti.

RACCOLTA FONDI

È stato il Gruppo Sportivo Terontola, uno dei fulcri aggregativi del paese, a diffondere sui social il tam tam alla vigilia del funerale, in programma lunedì 6 ottobre alle 11 nella chiesa della frazione. La camera ardente è allestita all'obitorio dell'ospedale Santa Margherita alla Fratta di Cortona.

Terontola si stringe intorno ad Andrea e Matteo De Carlo” si legge nel messaggio online. “In questi giorni la nostra comunità è profondamente scossa dalla tragica scomparsa del nostro compaesano Donato, papà di Andrea e Matteo, avvenuta pochi giorni fa. Solo due anni fa i ragazzi avevano perso anche la loro mamma, Cristina.”

Due giovani rimasti improvvisamente soli, ma che non devono sentirsi soli. Il paese intero di Terontola si unisce in un grande abbraccio, con l’obiettivo di raccogliere fondi per aiutarli concretamente ad affrontare questo momento terribile e guardare con un po’ più di speranza al futuro.

Chiunque voglia dare il proprio contributo può farlo attraverso la raccolta fondi organizzata per loro:

  • IBAN: IT04C0200871410000430598154
  • Intestato a: Matteo e Andrea De Carlo
  • Causale: Contributo solidale per Matteo e Andrea De Carlo - Raccolta fondi Terontola

Ogni piccolo gesto conta. Insieme possiamo fare la differenza.

Dopo le esequie, il feretro sarà tumulato accanto alla tomba di Cristina.

L'INVESTITORE

Intanto, il sostituto procuratore di Arezzo, Laura Taddei, sta mettendo insieme i vari elementi relativi all’incidente stradale avvenuto poco prima delle 20 di lunedì 29 settembre lungo la strada regionale 71 nel tratto urbano, sulle strisce pedonali. L’automobilista di 41 anni, indagato a piede libero per omicidio stradale e omissione di soccorso, potrebbe parlare con gli inquirenti nei prossimi giorni: un interrogatorio per fornire la propria versione della tragedia, in modo collaborativo, in vista del processo. Le accuse sono pesantissime, punibili con molti anni di reclusione, non patteggiabili, ma riducibili con il rito abbreviato che consente la riduzione di un terzo della pena. Imprenditore cortonese, l’uomo non si è fermato dopo l’impatto; determinante l’occhio delle telecamere, tanto che un paio d’ore dopo i carabinieri sono arrivati alla sua abitazione. L’Audi station wagon di una familiare era lì. L’arresto non è scattato per la mancata flagranza, ma l’esito del processo potrebbe sfociare in un periodo di carcere o lavori socialmente utili.

IL PRECEDENTE

Il 2 ottobre 2011 a San Giovanni Valdarno un automobilista travolse e uccise una giovane americana che faceva jogging e non si fermò. La ragazza fu poi trovata senza vita nel fosso laterale. L'investitore fu condannato a 3 anni e 2 mesi nel processo celebrato con rito abbreviato.

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