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Arezzo

Via Albergotti griffata Bertelli, dal degrado a salotto. Il restauro del palazzo e il progetto dell'hotel di lusso di mister Prada

Edificio salvato, tinteggiatura e decoro: un pezzo di città in pieno centro a nuova vita

Luca Serafini

15 Ottobre 2025, 08:33

Via Albergotti

Palazzo Carbonati in via Albergotti

Nel giro di un anno e poco più via degli Albergotti ad Arezzo è già diventata un salotto buono dopo il lungo oblio. Da ieri l’effetto Bertelli si vede anche nella tinteggiatura giallo oro che imbianchini specializzati hanno dato sul muro che racchiude palazzo Carbonati, l’edificio storico comprato all’asta da mister Prada a giugno 2024, quindi restaurato e poi liberato dalle impalcature.

Il palazzo che fu sede della Procura della Repubblica fino al 2002 da un po’ di tempo mostra la sua bella facciata ai passanti. Ora tutta la traversa che collega via Cesalpino con la parte alta del Corso e proietta in piazza Vasari, offre un colpo d’occhio diverso. Eleganza, pulizia e stile, là dove regnavano scritte spray, erbacce, sporcizia, degrado.

Forse destinato a diventare l’hotel di super lusso che manca ad Arezzo – il progetto è top secretpalazzo Carbonati intanto è stato salvato dal lento declino con un accurato lavoro di rifacimento del tetto e delle facciate. Certo, tutto il lavoro all’interno manca: gli ambienti devono essere trasformati in camere, sale o quello che sarà. Patrizio Bertelli con la sua società immobiliare Peschiera, preferisce procedere a step senza fretta. Intanto, oltre alla verniciatura del muro che scorre su via degli Albergotti, di là dal cancello è previsto l’intervento sul cortile e sulla ex casa del custode, di fatto un rudere. Eliminate le piante spontanee che vi erano nate, si procederà.

La trasformazione in albergo top deve poi passare dall’individuazione di una catena o un soggetto idoneo, di calibro, per la gestione. Occorre fare una scelta oculata perché “oggetti” come questo e come il Caffè dei Costanti, per tornare a nuova vita non possono essere affidati al primo che passa. A proposito, anche per le Stanze di piazza San Francesco, il locale de La Vita è Bella, la riflessione non è terminata e quindi tutto scala al 2026.

Da via Cesalpino, passando davanti al portone di Arezzo Intour e fino a piazza del Commissario, di fronte all’Archivio di Stato, è tutto un altro passeggiare e anche per la prossima Città del Natale i flussi di visitatori avranno la sensazione di mettere piede in un luogo importante.

L’edificio di via degli Albergotti era stato messo in vendita dal Comune anni fa e i tentativi andavano puntualmente a vuoto. Fino a quando si è fatto avanti Patrizio Bertelli. Aggiudicazione per 1 milione e 600 mila euro circa. L’edificio risale a metà del ’500 ed ha avuto varie vicissitudini. Un totale di oltre 2 mila metri quadrati che comprendono un fabbricato principale disposto su cinque livelli con accessi plurimi da via Albergotti e dal resede di pertinenza del complesso immobiliare, un fabbricato secondario disposto su due piani posto nel lato sud denominato, appunto, ex casa del custode, e un resede di ampie dimensioni posto tra i due edifici.

A poche decine di metri da qui c’è la mano di Bertelli anche sulla Pieve di Santa Maria, con il milione di euro donato a don Alvaro per il restauro della facciata, quasi ultimato. Intanto, alla immediata periferia di Arezzo, è iniziata la ripulitura dell’area ex Lebole, comprata da mister Prada dalla famiglia Carrara. Verrà demolito tutto (a parte il cubo più moderno) e pure qui l’idea di Bertelli è ancora un segreto.

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