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Il caso

Tenta di baciare la giovane capotreno, passeggero assolto. La difesa: "Era una supplica, non un atto sessuale"

Sentenza a favore di un uomo che rischiava una pesante condanna. Episodio sul Firenze - Roma nel tratto di Arezzo

Luca Serafini

24 Ottobre 2025, 07:41

Capotreno

Bacio alla capotreno, passeggero assolto

Ha tentato di baciare per due volte la giovanissima capotreno, ma lei lo ha schivato e poi denunciato. L'uomo, un passeggero che viaggiava a bordo di un regionale sulla linea Firenze-Roma, tra Montevarchi e Arezzo, è finito davanti al giudice con la pesante accusa di atti sessuali. Ma è stato assolto. “Il fatto non sussiste”, ha sentenziato il giudice Claudio Lara.

Saranno le motivazioni a spiegare il verdetto che arriva a oltre 4 anni dal fatto. Nel dibattimento la difesa dell'imputato - un 38enne della provincia di Siena - ha battuto su due punti: uno, il bacio in realtà non ci sarebbe stato - al più uno sfioramento -; due, non si può parlare di tentata violenza perché mancava l'aspetto sessuale e libidinoso. L'uomo, con quello slancio, voleva supplicare la capotreno che lo aveva trovato senza biglietto durante il controllo. Incappato nella multa, cercava di giustificarsi per la card esaurita. Forse complice un po' di alcol, per implorare la capotreno provò a baciarla.

Il fatto è del 2021, la sentenza di primo grado è di adesso. Nessun testimone ha assistito alla scena. Il processo è stato definito con il rito abbreviato, chiesto dall'avvocato Jacopo Meini, con la collaborazione dell'avvocato Simona Chiarini. Il gup Claudio Lata ha voluto sentire la capotreno, parte civile con l'avvocato Andreas Michael. Il pm Angela Masiello aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione. Alla luce di quanto emerso, il giudice non ha ritenuto raggiunta la prova della colpevolezza per il reato contestato.

Ci sono baci e baci. Quello al centro del caso non sarebbe un atto sessuale ai danni della donna. Il 38enne non ha negato il comportamento, ma la dinamica e il contesto hanno fatto la differenza: toccamenti non morbosi, non in parti sessualmente rilevanti; voleva abbracciarla, trattenerla, implorarla. La sfiorò senza baciarle la bocca. Non vennero pronunciate frasi pesanti, oscene o apprezzamenti osé. Ma potrebbe non finire qui: sia la procura che la capotreno possono impugnare in appello la sentenza. L'uomo è stato assolto anche dall'accusa di false dichiarazioni: aveva confuso residenza e domicilio.

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