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Il caso

Notaio indagato, il presidente del Consiglio professionale: "La collega subito sospesa a tutela dei cittadini, danno d'immagine alla categoria"

Luca Serafini

31 Ottobre 2025, 08:07

Notaio

Il caso del notaio donna indagata

Abbiamo fatto tutto quanto è in nostro potere e in modo quasi immediato, affinché la collega non nuocesse ai cittadini: siamo intervenuti non appena ci siamo accorti che il suo comportamento non era in linea con i principi fondamentali dell’attività notarile”. Il dottor Carmelo Gambacorta, presidente del Consiglio notarile di Arezzo, interviene dopo la pubblicazione da parte del Corriere di Arezzo dell’inchiesta su un notaio donna del territorio, sospesa temporaneamente dall’attività. Una vicenda per la quale si ipotizzano reati che vanno dal falso alla truffa al peculato. Atti viziati da pesanti criticità, irregolari, nulli.

“Come ordine professionale abbiamo instaurato sette diversi procedimenti disciplinari presso la nostra ‘giurisdizione domestica’, la Commissione Regionale di Disciplina con sede a Firenze, composta da un magistrato e due notai, alla quale abbiamo rappresentato quanto di nostra conoscenza e devo sottolineare che essa si è prontamente adoperata per rimediare alle situazioni createsi, sempre nell’interesse dei cittadini”.

La sospensione è scattata prima della fine del 2024 alla luce di molteplici condotte sulle quali sono state ravvisate anomalie e irregolarità. Bisogna però ricordare che i provvedimenti fin qui emessi possono essere impugnati dall’interessata.

Con dispiacere per l’emersione del caso, il presidente dei notai aretini, Carmelo Gambacorta, prosegue: “Abbiamo tolto alla collega tutti gli atti da lei stipulati ed essi sono stati consegnati al collega Giuseppe De Stefano, che voglio ringraziare per la disponibilità e l’impegno profuso al fine di evitare ripercussioni per i clienti del notaio sospeso. Abbiamo quindi in questa fase disinnescato la problematica, impedendo alla collega di perseverare in comportamenti non corretti. Dai controlli tuttora in corso, inoltre, non risulta che si siano verificate conseguenze irrimediabili collegate alla nullità degli atti. Il collega De Stefano, quale depositario degli atti dei clienti che si erano rivolti alla collega sospesa, e tutto il Consiglio Notarile, stanno facendo quanto è in loro potere per aiutare i cittadini coinvolti loro malgrado nelle singole questioni e a rimediare ad eventuali atti non corretti. Invito quindi chiunque abbia dubbi sull’operato della collega a rivolgersi al Consiglio Notarile o a me personalmente per ogni assistenza necessaria”.

Si parla di varie querele, oltre a quanto scaturito da ispezioni e accertamenti nello studio. Copie difformi dall’originale, atti alterati o modificati, anomalie anche grossolane: tutto al vaglio tecnico dell’ordine professionale, ma anche degli inquirenti. Chiusura dell’inchiesta vicina.

“In tutte le categorie purtroppo possono capitare situazioni di questo genere” riprende il notaio Gambacorta “singoli casi che finiscono per danneggiare tutta la categoria. I notai sono pilastri istituzionali, la cui immagine va difesa, per il ruolo insostituibile che esercitano nella società, nel modo più efficace possibile. È quello che stiamo facendo con il massimo impegno. Il Consiglio Nazionale del Notariato sta anche valutando se costituirsi parte civile nell’eventuale processo, in seguito al danno intollerabile d’immagine riportato per la categoria”.

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