"Ho avuto il piacere di volare con lui più di una volta, e in quelle occasioni ho potuto apprezzare non solo le sue straordinarie capacità di pilota, ma anche la serenità e la gioia che provava nel volare". Lo scrive Francesco Macrì, presidente di Estra, in un ricordo personale, intenso, di Mario Paglicci, l'imprenditore orafo di Arezzo, 77 anni, scomparso nell'incidente dell'aria di domenica 9 novembre a Badia Tedalda, insieme all'amico Fulvio Casini, 67 anni, di Sinalunga.
"Ricordo in particolare quando, molti anni fa, si mise gratuitamente a disposizione per le riprese di un film, pilotando il suo elicottero in una scena complessa: un gesto che racconta perfettamente la sua disponibilità, il suo coraggio , la sua generosità e il suo entusiasmo per la vita".
Oggi, martedì 11 novembre, sull'Alpe della Luna, Poggio dell'Appione, prosegue la complessa attività di vigili del fuoco e soccorritori che dopo aver individuato il relitto dell'Agusta Westland 109, sono a disposizione del pm Julia Maggiore per cristallizzare la scena della sciagura - oggetto di inchiesta - e per il pietoso recupero dei resti dei corpi. Il velivolo nello schianto è andato in fiamme. Due le possibili cause della caduta: un guasto o problemi connessi alle condizioni meteo con nebbia e instabilità nel pomeriggio di domenica quando i due rientravano da Venezia verso la provincia di Arezzo, diretti al Centro di Volo Serristori di Manciano a Castiglion Fiorentino.
Nel suo messaggio pubblico, Francesco Macrì scrive: "Addio a un grande amico e a un grande imprenditore