Verso il voto 2026
Marco Casucci con Maurizio Lupi
Marco Casucci torna carico dall'assemblea nazionale di Noi Moderati al Marriott Hotel di Roma, pronto a svolgere il suo ruolo nel tavolo del centrodestra dove si preparano le elezioni amministrative di primavera.
- Casucci, da Arezzo e provincia quanti eravate all'assemblea?
La delegazione era composta da una decina di persone, una partecipazione significativa, espressione di un partito vivo e operativo che cresce e conta un centinaio di tessere.
- Con quali convinzioni tornate?
C'è un grande spazio politico per una proposta moderata. In Italia come in provincia di Arezzo e in città. L'istituto Noto ha rilevato che il 60% degli italiani chiede più moderazione, una risposta di qualità ed equilibrio alla tendenza di estremizzare il linguaggio. Si avverte la necessità del ritorno ai veri contenuti politici, ai valori tradizionali. Alzare i toni non porta ad aumentare i consensi.
- Qual è la mission del partito di Lupi?
Siamo nel centrodestra, vogliamo costruire ponti e non erigere muri. Noi Moderati è una realtà che si dimostra capace di dialogare, ha profondo senso istituzionale, ha cose da dire e infatti tutti i leader del centrodestra sono venuti alla nostra assemblea: la premier Meloni, il vice premier Salvini, i ministri Tajani, Nordio e Crosetto. Abbiamo avviato anche il nostro impegno per il referendum sulla giustizia con il Comitato per il sì.
- Dopo gli strappi interni dei mesi scorsi, le uscite, con lei (ex Lega) nominato commissario provinciale, ad Arezzo il clima è sereno nel mondo moderato?
Noi siamo il popolo dei moderati e abbiamo l'esigenza e il dovere di mettere avanti ai sentimenti e ai risentimenti la sintesi per il bene della città. Le ruggini possono essere cancellate con la buona volontà. Portiamo al tavolo il nostro contributo e le idee innovative. Non poniamo veti, siamo in atteggiamento di ascolto, in primo luogo verso i cittadini.
- Ci sarà una vostra lista?
E' prematuro parlarne, certo l'obiettivo di un commissario provinciale è avere il proprio logo alle amministrative. Alle recenti regionali, in brevissimo tempo, organizzandoci da zero, abbiamo ottenuto l'1,5% in provincia e l'1,7% in città.
- Come imposterete il lavoro in queste settimane?
In modo che dall'alleanza, dopo un confronto sui temi e sulle persone, con i toni giusti, possano arrivare risposte incisive per la gente. Siamo nell'alveo del centrodestra, come tratto distintivo abbiamo a cuore la famiglia e i valori, lavoreremo perché il centrodestra possa mantenere il governo della città. Con la figura che meglio rappresenta gli aretini. Sabato prossimo e quello successivo saremo in viale Giotto per una campagna di ascolto.
- Cosa vuole la cittadinanza?
Concretezza. Dalla sicurezza ad un'attenzione maggiore al decoro e alla manutenzione, ma con lo sguardo proiettato anche in avanti per impostare il futuro della città attraverso interventi strategici duraturi.
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