Lo show in in tv
Roberto Benigni da Fabio Fazio
Roberto Benigni decanta e imita in tv la Madonna del Parto di Piero della Francesca, l'affresco che ritrae Maria in stato interessante. L'attore e regista, straripante ospite di Fabio Fazio nel programma Che tempo che fa, ha di nuovo ripescato dalla memoria personale e familiare alcuni episodi legati alle sue origini in provincia di Arezzo, prima che la famiglia Benigni emigrasse a Prato. Radici sempre citate, stavolta incastonate nell'intervista show incentrata su San Pietro, al quale Roberto ha dedicato il monologo in Vaticano e il libro.
"Mi mamma era una grande credente" ha detto ad un certo punto il piccolo diavolo della Misericordia, ora ispirato da una vena spirituale autentica e coinvolgente, che non sconfessa il Benigni dissacratore degli inizi ma ne è il naturale sviluppo. Ricordando i tempi della miseria nei quali nacque, Roberto ha raccontato: "Era incinta di me, era così bella non potete sapere, aveva paura di perdermi perché mangiava poco, solo cocomeri, tanto che poi mi diceva: te sei figliolo dei cocomeri... ed è vero, se mi aprite sono pieno di gioia".

Dopo aver ricordato il Comune dove nacque ("Castiglion Fiorentino, un posto bellino, una città memorabile") Roberto Benigni ha narrato del pellegrinaggio che fece: "Le hanno detto: vai a pregare alla Madonna del Parto... Andò a piedi, lontano, verso Sansepolcro, a Monterchi, alla chiesa di Momentana". Poi la descrizione del capolavoro, ora conservato ed esposto nel museo nel centro storico di Monterchi: "Sono andato a vederla, ci sono due angeli che aprono la tenda. C'è la Madonna che sta così, che mostra la gravidanza, come a dire non solo sono la vita ma do la vita". Frasi accompagnate dall'imitazione del dipinto. "È talmente bella, talmente umana che sembra quasi atea, che non c'è posto per il divino. Una Madonna unica e universale, è diventata la mia personale Madonna universale".
Roberto Benigni ha poi ripetuto il racconto del "miracolo degli anatroccoli", di quando finita la guerra, babbo Luigi tornò dal campo di prigionia nazista ed era sfinito. "Pesava 40 chili, andò dalla mamma che era nei campi ed ebbe solo la forza di dire: ho pensato solo a te. Poi svenne e andò in coma." E qui ci fu l'intervento di un'altra Madonna venerata nell'Aretino. "Mia mamma andò alla Madonna del Bagno con tre anatroccoli, non aveva niente da mangiare e gli avevano dati da tirare su. Mise il vestito più bello e portandoli al santuario disse alla Madonna: è tutto quello che ho. Dopo tre giorni mio babbo uscì dal coma. Erano così poveri che non avevano neanche i soldi per pagare un dottore".
Infine, Roberto Benigni a proposito di babbo Luigi, contadino toscano che si vergognava a dire "ti amo" alla sua Isolina, anche se le voleva un bene dell'anima ("lo sa da sé che le voglio bene") ha sintetizzato la sua "concezione del divino strepitosa", legata alla natura, con delle frasi in rima che il padre ripeteva "per dimostrare l'infallibilità del creato".
"Quando si pranzava, ripeteva spesso: / Un giorno disse in piazza un gran signore: / Gli ha fatto tutto bene il creatore / Gli disse un gobbo: guardami le rene... / E lui: Per gobbo tu se' fatto bene!"
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