Il personaggio
Paolo Aurelio Errante Parrino
Chi è Paolo Aurelio Errante Parrino? Classe 1947, nato a Castelvetrano (Trapani), è un noto esponente della mafia siciliana e cugino di Matteo Messina Denaro, il famoso boss di Cosa Nostra. Attualmente risiede ad Abbiategrasso, in Lombardia, dove la sua famiglia gestisce un bar. La sua vita è segnata da una lunga carriera criminale e da numerosi conflitti con la legge. Errante Parrino ha iniziato la sua carriera criminale negli anni '80. È stato coinvolto in diverse attività illecite, tra cui traffico di stupefacenti e associazione mafiosa. Nel 1984, fu denunciato per associazione mafiosa e traffico di droga, ricevendo una condanna a sei anni di carcere.
Successivamente, nel 1988, fu nuovamente denunciato con altri mafiosi per omicidi, sequestri di persona e traffico di stupefacenti. Nel corso degli anni, Errante ha accumulato un ampio fascicolo penale che include accuse di associazione per delinquere e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Nonostante le sue condanne, ha sempre sostenuto di aver "pagato il suo debito" con la giustizia e si è definito un semplice lavoratore. Errante Parrino è considerato un esponente storico del clan mafioso legato a Messina Denaro. Secondo le autorità, rappresenta un punto di raccordo tra la mafia siciliana e le sue ramificazioni in Lombardia.
Tuttavia, recenti indagini non hanno trovato prove sufficienti per dimostrare che abbia continuato a operare come mafioso dopo la sua condanna del 1997. Oltre al suo passato criminale, Errante Parrino è noto per il suo carattere focoso e per il suo stile di vita che ricorda quello de Il Padrino. Si presenta come un uomo d'onore, enfatizzando valori come il rispetto e l'onore. Recentemente ha rilasciato interviste in cui ha contestato le accuse contro di lui, definendole caz**te e sostenendo che le inchieste siano infondate.
Recentemente, il bar Las Vegas, intestato alla figlia di Errante Parrino, è stato chiuso dalla prefettura di Milano a causa dei legami del locale con la criminalità organizzata. Le autorità hanno sottolineato che il bar era considerato un "luogo privilegiato" per incontri tra Errante e membri di Cosa Nostra, 'ndrangheta e camorra. La chiusura è avvenuta in un contesto di crescente attivismo da parte della comunità locale contro la mafia, culminato in una manifestazione di circa trenta associazioni antimafia e sindaci che hanno sfilato per opporsi alla presenza mafiosa nella zona. La reazione della comunità è stata caratterizzata da una forte mobilitazione civile. Durante la manifestazione, i cittadini hanno espresso il loro rifiuto nei confronti della mafia e della sua infiltrazione nel tessuto sociale ed economico di Abbiategrasso. La chiusura del bar è stata vista come una vittoria per le forze antimafia e un passo importante per ripristinare la legalità nella città.
Le intercettazioni hanno rivelato incontri tra Errante Parrino e il sindaco di Abbiategrasso, Cesare Nai, durante i quali sono emerse minacce da parte del boss. Questi eventi hanno suscitato ulteriori preoccupazioni tra i cittadini riguardo alla collusione tra la politica locale e la criminalità organizzata. La reazione della comunità si è quindi intensificata, con richieste di maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle autorità locali.
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