IL CASO
In via Tiziano torri e alloggi
No alle due Torri in via Tiziano. Lo dice, esponendo le sue ragioni, anche Francesco Romizi, capogruppo di Arezzo 2020 e membro della commissione Cat (commissione assetto del territorio). “No alla variante, sì alle alternative”, sottolinea l'esponente politico. La notizia della nuova costruzione immobiliare, in via Tiziano, praticamente davanti al loggiato nella zona Giotto, arriva oltre un mese fa. C'è una rivolta in corso da parte dei residenti che non vogliono le due torri davanti alle proprie abitazioni. C'è anche una raccolta firme che già oggi è arrivata a quasi mille e che in settimana sarà consegnata in Comune. Insomma una vera e propria rivoluzione alla variante urbanistica avviata dalla giunta comunale con atto numero 167 dell'8 aprile 2025.
Francesco Romizi, oltre ad esporre le ragioni del “perché lì non può essere costruito”, illustra anche quelle che possono invece essere le alternative per trasformare quell'area, che è di proprietà privata, ma che una parte è anche del Comune, per renderla vivibile e non edificabile con un complesso "dove, secondo il piano urbanistico", dice Romizi "non ci si può costruire. Nel piano strutturale quella zona è inserita come destinazione 'parchi e verde urbano, servizi senza consumo di suolo'".
E dunque se il Comune volesse dire sì alla costruzione delle due Torri - dentro verrebbero edificati alloggi di lusso - che cosa dovrebbe fare? Spiega il capogruppo di Arezzo 2020: “Deve prima di tutto fare una variante al piano urbanistico. Ovvero, detto in soldoni, prendere un’area indicata come edificabile e spostare quella dicitura nell’area di via Tiziano. Sempre in sintesi, spostare la potenzialità edificatoria di via Cappuccini a quella di via Tiziano. In questo modo si toglie l’edificabilità da una parte e si mette in una zona dove, ricordiamo, non era prevista. Tra l’altro la zona di via Tiziano, secondo le attuali norme idrauliche presenta anche un rischio idraulico”.
Un iter che richiede circa un anno tutto da sviluppare e che deve compiere i previsti passaggi istituzionali e tecnici, in Regione e con approvazione in consiglio comunale. Ma intanto il progetto c'è e i residenti della zona sono preoccupati di svegliarsi una mattina e guardare anziché il verde, costruzioni di cemento.
Le due Torri che potrebbero portare la costruzione di numerosi alloggi con conseguenza di altri numerosi parcheggi, in un'area, la zona Giotto che è già satura di abitazioni. Il progetto nasce dalla proprietà privata dell'area. “Le ragioni dei cittadini - prosegue ancora Romizi - sono più che giuste. E da parte nostra li appoggeremo in questa loro battaglia”.
"Ciò che dovrebbe fare il Comune - ed è qui l' alternativa - è bloccare la variante, che lo stesso Comune acquisti tutta l'area, visto che oggi ne ha solo una parte e ne faccia un'area verde. Sia un parco, ma anche alcuni spazi sufficienti per ricavarne dei parcheggi”.
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