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Arezzo

Rivolta e petizione in via Tiziano contro le due nuove torri residenziali previste nell'area verde con una variante

Luca Serafini

24 Maggio 2025, 06:50

L'area di via Tiziano

L'area di via Tiziano

No alle due nuove torri residenziali nell'area verde di via Tiziano ad Arezzo. E' questa la richiesta che parte da un gruppo di residenti della zona Giotto dove è in embrione un'operazione urbanistica e immobiliare che presuppone lo strumento della variante. L'attuale terreno incolto, di là dal parcheggio, oggi è “verde” e pertanto dovrebbe mutare destinazione per ospitare le costruzioni con appartamenti di pregio inserite nel popoloso quartiere cittadino.

Una prima riunione tra la popolazione si è tenuta ieri negli ambienti della chiesa del Giotto. Volantini sono affissi qua e là. Al via una raccolta firme.

“Contro la realizzazione di due edifici a torre di 9 piani nell'area verde di via Tiziano e per il mantenimento dell'area a verde urbano”. E' sintetizzato così l'intendimento di chi ha impostato la mobilitazione in queste settimane. Nel mirino c'è la variante urbanistica avviata dalla giunta comunale con atto numero 167 dell'8 aprile 2025. Certo, si tratta di un iter tutto da sviluppare e che deve compiere i previsti passaggi istituzionali e tecnici, in Regione e con approvazione in consiglio comunale, ma intanto questi cittadini contrari, vogliono far sentire subito la loro voce.

La zona interessata è quella compresa tra via Tiziano e via Cimabue, per la verità in condizioni di trascuratezza e abbandono, in parte di proprietà privata e in parte pubblica, che figura nel piano strutturale con destinazione “parchi e verde urbano, servizi senza consumo di suolo”.

L'idea di realizzare una lottizzazione qui, parte dalla proprietà privata e il procedimento di variante a piano strutturale e piano operativo è roba di un mese fa. Proprio sulle pagine del Corriere di Arezzo era apparsa la notizia. Una novità. Variamente interpretabile a seconda dei punti di vista: ricucitura di un pezzo di città e sua riqualificazione, oppure cementificazione inopportuna.

La creazione di numerosi appartamenti distribuiti su due strutture a torre, con parcheggio di 100 posti e piccolo parco, è una prospettiva che non piace al nucleo di residenti che stanno organizzandosi. Ma perché? Il timore, da quanto emerge, è il rischio di “saturazione degli spazi urbani” in una zona già “fortemente edificata”. La creazione del parcheggio, poi, viene considerata non risolutiva della penuria di posti auto, perché buona parte, ritengono i cittadini, verrebbe assorbita dagli inquilini degli alloggi. E poi si andrebbe verso un maggiore traffico e inquinamento. Se l'obiettivo, poi, è restituire decoro ad una parte di città, allora basta mettere a posto l'attuale spazio verde e riorganizzare la sosta senza alcuna variante, sostengono ancora i cittadini contrari.

In più ad alimentare le preoccupazioni viene portato l'elemento del rischio idraulico.

E' immaginabile che scatti una sottoscrizione, con richiesta al sindaco di bloccare tutto. Vedremo.

A prendere l'iniziativa imprenditoriale sulla porzione di verde oggi inutilizzata è la società Polo Costruzioni srl: nel 2024 ha presentato in Comune l'istanza per chiedere il via libera al piano di lottizzazione redatto dall'architetto Fabio Ferrini e dall'architetto Laura Tavanti, dall'ingegnere Silvia Bertocci, dal geologo Franco Bulgarelli e dall'ingegnere Luca Rosadini.

L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Ghinelli l'ha recepita offrendola al suo percorso, che prevede il confronto pubblico tra cittadini e infine il voto dei gruppi consiliari.

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