Il bene prezioso
Estate senza l'allarme acqua in Toscana e Liguria
E' iniziata un'estate che si annuncia particolarmente calda e afosa. Basterà l'acqua? La bella stagione non porterà sete in Toscana e Liguria. Né la popolazione per gli usi domestici, né le attività produttive, l'industria turistica, né il settore agricolo e florovivaistico dovranno affrontare difficoltà idriche. Lo ha annunciato Gaia Checcucci, segretario generale dell'Autorità di bacino dell'Appennino Settentrionale, che ha presieduto l'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici.
Gaia Checcucci ha illustrato i risultati elaborati dall'Osservatorio, affermando che "la fotografia dello stato delle risorse idriche del Distretto, alla vigilia dell'estate, restituisce un quadro rassicurante, grazie alle precipitazioni avvenute nei mesi invernali e primaverili. Gli abbondanti quantitativi di pioggia hanno permesso di ricaricare le falde acquifere di tutto il distretto riempiendo i principali serbatoi. Nonostante le prime settimane di giugno siano trascorse senza piogge significative, le riserve accumulate finora garantiranno, con ogni probabilità, il fabbisogno per tutti gli usi del territorio distrettuale. Tuttavia, il livello di attenzione resta elevato, poiché le previsioni del Lamma e di altri centri meteoclimatici indicano che le temperature sono state, e continueranno a essere, decisamente superiori alle medie registrate negli ultimi venti anni. A titolo di esempio, il giugno 2025 potrebbe risultare secondo solo a quello del 2003. Inoltre, le precipitazioni saranno scarse sia a luglio che ad agosto".
Nel dettaglio, l'Osservatorio ha rilevato la seguente situazione: l'invaso di Bilancino contiene circa 67 milioni di metri cubi d'acqua ed è attualmente al 96% del volume utile invasabile. Anche la diga di Montedoglio, che è stata al centro di un accordo storico il 7 giugno scorso, mostra un volume di circa 129 milioni di metri cubi, nonostante l'inizio della stagione irrigua e, quindi, i maggiori prelievi. Anche per il Lago di Massaciuccoli, costantemente monitorato, al momento non si riscontrano preoccupazioni. Gli altri invasi del distretto, come le dighe di Levane, La Penna e le dighe dell'Enel in Lucchesia, sono anch'essi circa al 90% della loro capacità. I fiumi e tutte le acque superficiali del distretto non sembrano soffrire, sebbene possa sussistere una certa incertezza data la natura torrentizia dei corsi d'acqua liguri e toscani, fortemente dipendenti dalle precipitazioni. Potrebbero verificarsi criticità locali di carattere ambientale, ma non di approvvigionamento idrico.
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