La storia
Jeff Bezos con la futura moglie Lauren Sanchez
Se pensavate che il sogno di Jeff Bezos di conquistare lo spazio si fermasse ai razzi della Blue Origin, ai voli suborbitali e alle tute da astronauta disegnate su misura, preparatevi a qualcosa di ancora più… terrestre. Anzi, terribilmente mondano. Ma sempre con la testa tra le stelle. Nel cuore del suo sterminato ranch nel Texas occidentale, lo stesso da cui partono i razzi New Shepard, il fondatore di Amazon ha costruito quello che è probabilmente il bar più esclusivo e fuori orbita del pianeta: si chiama Kármán Line Bar, un omaggio alla linea immaginaria che segna l’inizio dello spazio (a 100 chilometri dalla superficie terrestre). E sì, è vero: è un bar a tema spaziale. Ma non immaginatevi luci al neon pacchiane o camerieri travestiti da alieni. Qui siamo nel regno di Bezos e tutto è progettato con ossessione per il dettaglio, gusto per la scenografia e un pizzico di ironia da miliardario.
Pare che Jaff Bezos si diverta anche a preparare cocktail per i suoi ospiti
Un cocktail tra Gagarin e il futuro. Secondo quanto riportato da Architectural Digest, rivista americana di design e architettura che ha ottenuto un raro accesso al bar (più facile entrare in orbita che in quella sala), l’ambiente è un mix sorprendente di tecnologia e nostalgia sovietica. Alle pareti ci sono poster originali di Jurij Gagarin, lettere autografe di Buzz Aldrin, e persino componenti di razzi riciclati trasformati in elementi d’arredo. Il banco è in titanio lucidato, proveniente da un razzo dismesso. Gli sgabelli? Progettati per ricordare i sedili delle capsule spaziali. Le luci soffuse sono tarate sui colori dell’aurora boreale e ogni bottiglia di liquore è etichettata con coordinate spaziali, non nomi. Pare che il cocktail preferito di Bezos si chiami Escape Velocity: gin botanico, zenzero affumicato e un tocco di blu curacao servito in un bicchiere a forma di booster.
Chi conosce Bezos lo sa: il suo sogno di andare nello spazio non è marketing. Da bambino era affascinato dai romanzi di Asimov e Clarke e ha dichiarato più volte che “vivere e lavorare nello spazio” è la sua vera missione. Il bar, quindi, è molto più di un capriccio da miliardario: è un rituale privato, un modo per ricordare da dove tutto è partito, prima del lancio vero e proprio. “Qui è dove festeggio i successi... e digerisco i fallimenti”, avrebbe detto a un collaboratore, secondo indiscrezioni raccolte dal blog Supercluster. Naturalmente, non aspettatevi di prenotare un tavolo su OpenTable. Il Kármán Line Bar è riservato a una cerchia ristrettissima di ospiti: scienziati, ingegneri, amici fidati e – dettaglio curioso – solo chi ha già volato almeno una volta su un mezzo Blue Origin. È una sorta di “club orbitale” per terrestri selezionati, con dress code: niente cravatte, ma badge da missione sì.
Il razzo New Shepard di Blue Origin parte con a bordo Jeff Bezos
Pare che, nelle notti di luna nuova, Bezos ami mettersi dietro il bancone e shakerare personalmente i drink. Un ingegnere lo ha descritto come “meticoloso, ma sorprendentemente rilassato”: serve cocktail con lo stesso rigore con cui un tempo preparava i pitch per gli investitori di Amazon. Una battuta che gira nel team? “Attenzione a lamentarti del ghiaccio: potrebbe misurarlo al laser". Il Kármán Line Bar non è aperto al pubblico. Non lo sarà mai. Ma esiste, ed è il simbolo perfetto dell’uomo che ha venduto libri online, ha costruito un impero, e ora serve gin tonic guardando le stelle, letteralmente. Un piccolo bar per un uomo, un gigantesco monumento all'immaginazione (e al budget) di un visionario.
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