La storia
Una fase del drammatico incendio di Notre Dame
Il fuoco che divora uno dei monumenti più iconici e amati del pianeta. Il mondo che resta a guardare tra incredulità e senso di impotenza. È il 15 aprile del 2019 quando le fiamme aggrediscono la cattedrale Notre Dame de Paris. L'incendio scoppiò intorno alle 18.20. Le prime fiamme vennero avvistate nel sottotetto, precisamente su un ponteggio installato per i lavori di restauro che erano in corso sulla cattedrale da diversi mesi. Le lingue di fuoco si propagarono rapidamente a causa della struttura del tetto, composta principalmente da legno di 1.300 querce, che rappresentava circa 21 ettari di foresta e risaliva al XIII secolo, molto secco e quindi facilmente infiammabile. La guglia ottocentesca, alta 93 metri e realizzata con 500 tonnellate di legno e 250 tonnellate di piombo, crollò alle 19.50 letteralmente divorata dalle fiamme. Il tetto e gran parte del sottotetto andarono distrutti. L'incendio durò per molte ore e fu necessario l'intervento di oltre 400 vigili del fuoco impegnati per circa 15 ore per domarlo definitivamente. Durante l'incendio, gli allarmi scattarono due volte: la prima volta alle 18.20, ma in quell'occasione non fu considerato e giudicato un falso allarme causato da un errore tecnico. La seconda volta alle 18.43 e stavolta l'incendio fu confermato.
E' il 15 aprile del 2019, le fiamme divorano la cattedrale di Parigi
Le indagini preliminari della procura di Parigi hanno escluso qualsiasi origine dolosa o criminale e hanno orientato l'ipotesi su cause accidentali. Le possibili cause considerate più plausibili sono: un cortocircuito elettrico provocato probabilmente dalle impalcature installate nel sottotetto per i lavori di restauro; una sigaretta spenta male o altri comportamenti umani imprudenti durante i lavori di restauro (alcuni operai erano soliti fumare nell'area del cantiere). Al termine le indagini hanno escluso attentati o dolo, riconducendo l'incendio a un incidente legato ai lavori in corso e a cause banali ma tragiche. Un'ipotesi iniziale di una scintilla provocata da operazioni di saldatura è stata presa in considerazione ma non confermata ufficialmente.
Ancora una immagine del rogo che distrusse quasi completamente Notre Dame
L'incendio ha causato il crollo della guglia e la distruzione della maggior parte del tetto, compromettendo la struttura lignea storica risalente al Medioevo. Le navate e molte opere d'arte furono risparmiate o salvate grazie all'intervento tempestivo. La struttura in pietra della cattedrale, pur danneggiata, non è crollata completamente, ma è rimasta gravemente compromessa. Le turbolenze dell'incendio e il crollo della guglia provocarono danni significativi, ma non devastarono completamente tutto l'edificio. Tuttavia, gran parte della copertura lignea antica andò perduta. Dopo lo spegnimento l'attenzione si è rivolta subito alla stabilizzazione e alla messa in sicurezza della struttura danneggiata. Sono stati avviati lavori di controventamento, protezione dei rosoni e valutazione del danno complessivo. Il governo francese e numerosi donatori internazionali hanno promesso fondi per la ricostruzione, che sarà lunga e complessa, considerando il valore storico e artistico dell'edificio.
La ricostruzione della cattedrale di Notre Dame di Parigi è quasi completata. La cattedrale ha riaperto al pubblico l'8 dicembre 2024, a cinque anni dall'incendio, dopo un colossale restauro iniziato nel 2022 che ha riguardato la ricostruzione della copertura, della guglia (rifatta "à l'identique" secondo il progetto originale), delle volte e delle strutture danneggiate. Durante il restauro sono stati inseriti nuovi sistemi antincendio e di controllo per garantire la sicurezza futura.
La riapertura della cattedrale di Notre Dame
Dopo la riapertura, alcuni lavori continueranno fino al 2027, tra cui: il restauro dell’abside e della sacrestia, l’installazione di vetrate colorate entro il 2026, la trasformazione della piazza antistante la facciata principale in una zona più verde e accogliente, sotto la direzione dell'architetto e paesaggista Bas Smets, con lavori che proseguiranno fino al 2027. Inoltre, le torri della cattedrale offriranno un percorso di visita rinnovato con un'esperienza più completa per i visitatori.
Il costo dei lavori di restauro è stato sino ad ora di circa 700 milioni di euro. Questa somma è stata coperta principalmente da donazioni private provenienti da tutto il mondo, con oltre 340.000 donatori attivi. Tra i grandi contributori figurano famiglie e gruppi imprenditoriali francesi molto noti, come Bernard Arnault con LVMH e Françoise Bettencourt Meyers de L’Oréal, che hanno donato cifre consistenti (200 milioni ciascuno), così come François Pinault con 100 milioni di euro.
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