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Politiche abitative

Case popolari ad Arezzo, 422 domande ammesse nel 2024. Tutto sulle assegnazioni nel Rapporto del Comune sul bando Erp

Giovanni Falorni

22 Agosto 2025, 08:25

Monica Manneschi

L'assessore Monica Manneschi

E' stato presentato dall'amministrazione comunale di Arezzo il Rapporto analitico sul bando Erp 2024, il documento che restituisce una fotografia dettagliata della partecipazione dei cittadini. Il bando, aperto dal 25 ottobre al 24 dicembre 2024, ha registrato 548 domande complessive, delle quali 422 domande ammesse e 126 tra escluse e annullate per varie motivazioni tra le quali una pregressa assegnazione. Il quadro emerso dal Rapporto evidenzia una forte eterogeneità e il carattere multiculturale della comunità aretina: tra i richiedenti ammessi figurano infatti cittadini provenienti da 28 diversi Paesi: il 58% è di nazionalità italiana, mentre le comunità straniere più rappresentate sono Pakistan (66 domande), Bangladesh (57), Romania (38), Marocco (15), Repubblica Dominicana (14). Tra i richiedenti italiani, il 41% è nato ad Arezzo, mentre il restante 59% proviene da altre province.


Riguardo i criteri di punteggio, quelli attribuiti alle domande ammesse confermano - viene sottolineato dal Comune - come il bando riesca a intercettare situazioni di forte fragilità economica e sociale. Tra i principali criteri ricorrenti figurano il reddito pro-capite inferiore alla pensione minima (256 attribuzioni), la residenza o attività lavorativa da almeno 20 anni (107), la condizione di persona sola con figlio minore a carico (70), il nucleo con ultrasessantacinquenni (39), la presenza di disabili gravi (36). 

“Il Rapporto sul bando Erp 2024 ci consegna una fotografia chiara e approfondita della nostra comunità – ha spiegato l'assessore Monica Manneschi - I numeri confermano il ruolo fondamentale dell’edilizia residenziale pubblica come strumento di sostegno per chi vive condizioni di difficoltà economica, sociale e abitativa. Continuare a lavorare per politiche abitative inclusive ed efficaci è un impegno che l’amministrazione intende portare avanti con determinazione, perché la casa rappresenta un diritto fondamentale e un punto di partenza per costruire un futuro più stabile e dignitoso per tutti". 

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