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Pieve Santo Stefano

Dolore e lacrime, una folla commossa ai funerali di Luca, stroncato da malore

Davide Gambacci

09 Aprile 2025, 00:16

Candela

Dolore per la morte di Luca Marinelli

Una folla commossa, quasi incredula, ieri pomeriggio nella chiesa della Collegiata a Pieve Santo Stefano ha dato l’ultimo saluto a Luca Marinelli: il 46enne speleologo morto sabato pomeriggio, a seguito di un improvviso malore, mentre si trovava all’interno della grotta dei Cinque Laghi sul Monte Nerone. C’erano tutti: la famiglia, i colleghi di lavoro, gli amici con cui condivideva la passione per la speleologia e le altre che aveva. La comunità di Pieve Santo Stefano, quindi, si è stretta attorno al dolore della famiglia e le parole di don Carlos, nel corso dell’omelia, hanno ben sottolineato la figura di Luca e del buon padre di famiglia.

Una cerimonia toccante dove lo stesso religioso ha toccato diversi ed importanti punti anche quello delle due comunità in lutto: San Giustino, dove Luca era originario, e Pieve nella quale viveva con la famiglia. Al termine dell’omelia sono stati letti anche alcuni pensieri, uno dei quali di un amico d’infanzia, ma sono state suonate delle note con un clarinetto e musica stile rock all’uscita del feretro. Una macchina dei soccorsi che è scattata immediatamente, seppure l’improvviso malore non ha lasciato scampo allo speleologo pievano: al momento della tragedia Luca Marinelli si trovava insieme ad un gruppo di escursionisti della sezione Cai di Città di Castello non alle prime armi, bensì preparati e ben attrezzati per questo genere di attività. Complesse sono state le operazioni per il recupero della salma.

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