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LA STORIA

Arezzo, Caterina Blasi difende i lupi e studia da pastore: "Le due specie possono convivere"

Francesca Muzzi

16 Aprile 2025, 05:09

Caterina Blasi

Caterina Blasi compie 30 anni il prossimo 14 giugno. E’ tra le sei ragazze che da due settimane frequentano la scuola per pastori, in Casentino. Ma il suo essere allieva ha qualcosa di speciale che, di primo acchito potrebbe stridere con ciò che fa e successivamente pubblica nel suo profilo Facebook a difesa del lupo. Perché Caterina, tra la sua laurea in scienze faunistiche, il lavoro come educatrice cinofila Siua, collabora con Regione Toscana sul monitoraggio del lupo. E quindi la prima domanda viene più che spontanea: lupo e pecore, un po’ come il giorno e la notte. “Assolutamente no - ci risponde Caterina - ed è anche per questo che ho cominciato a frequentare la scuola per pastori, perché dobbiamo renderci conto che più che combattere il lupo, occorre conviverci”.

Le sue campagne a difesa dell’animale sono innumerevoli, così come i video che gira durante la notte, Caterina spiega: “Per fare sì che possano convivere lupi e pecore occorre mettere in pratica una serie di metodi di prevenzione. Una volta era diverso, perché i lupi ce ne erano meno rispetto ad ora, oggi sono di più e vivono fino a fondo valle. Per questo occorre che i pastori, rispetto ad un tempo, utilizzino pratiche per prevenire. Come ad esempio ricoveri notturni, recinzioni appropriate, cani da protezione. In questo modo si arriva ad una sorta di convivenza tra pecore e lupi”.

Ma la passione per la pastorizia, se da una parte si è rafforzata proprio per i suoi studi sul lupo, in sintesi “occorre sempre sentire anche l'altra campana”, dall'altra è stato un percorso cominciato da un progetto con le Foreste Casentinesi per supportare i pastori nelle varie attività. Caterina Blasi, tra l'altro, da poco ha iniziato la collaborazione con DifesAttiva un’associazione che supporta, con la figura di un tecnico, gli allevatori per, tra gli altri: una corretta gestione dei cani da protezione, una corretta adozione di metodi di prevenzione, la valorizzazione dell’attività agricola pastorale. Poi è arrivata la scuola per pastori organizzata dal Parco delle Foreste. “Mi sono iscritta ed eccomi qua. Da due settimane è cominciata. Stiamo facendo lezioni teoriche e poi affronteremo il tirocinio”.

https://corrierediarezzo.it/news/economia/339162/a-scuola-per-diventare-pastori-in-otto-a-lezione-e-sei-sono-donne-erano-arrivate-75-domande.html

La maggioranza sono donne e Caterina risponde: “Non mi meraviglia più di tanto, perché rispetto ad un tempo siamo più libere di esprimerci. E poi anche nei tempi addietro non è mai stato un lavoro prettamente maschile”. Ma accanto alla sua voglia di conoscere sia il punto di vista del lupo che quello delle pecore, c’è dell'altro: “Magari mi piacerebbe un giorno andare a lavorare come tecnico a fianco degli allevatori, oppure chissà, ritirarmi in cima ad una montagna a fare il formaggio”.

Obiettivi e sogni per Caterina che intanto continua la sua scuola per pastori che, nei giorni scorsi, ha attirato l’attenzione dell'emittente televisiva pubblica tedesca Deutsche Welle (DW) che ha girato alcuni servizi sul posto.

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