Il Consiglio comunale di Arezzo ha approvato l’atto d’indirizzo, promosso dai consiglieri Andrea Gallorini (PD) e Piero Perticai (Lega), per l’installazione di una copia della statua romana del dio Silvano nella rotatoria di Rigutino, lungo la Strada Regionale 71. La proposta ha ottenuto 13 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti, segnando un passo importante verso la valorizzazione di un reperto archeologico di forte significato per la comunità locale. Non mancano le posizioni critiche e contrarie.
Una statua dal valore storico e identitario
La statua del dio Silvano, figura della mitologia romana legata alla natura, alle selve e alla protezione dei campi e del bestiame, fu scoperta proprio a Rigutino nel 1926. Si tratta di un pregevole reperto in bronzo che testimonia la presenza e l’importanza dell’insediamento romano nella zona. Attualmente l'originale è conservato ed esposto al Museo Archeologico Nazionale "Gaio Cilnio Mecenate" di Arezzo, dove ha recentemente beneficiato di un accurato restauro che ne ha valorizzato le fattezze e l’importanza storica.
Un'idea nata dalla comunità
L’iniziativa di collocare una copia della statua nella rotatoria all'ingresso di Rigutino è nata all'interno della stessa comunità, che da tempo manifesta un forte attaccamento a questo simbolo della propria identità storica. La rotonda interessata è uno snodo strategico: è il primo accesso al Comune di Arezzo per chi arriva da Cortona o Castiglion Fiorentino, e dunque rappresenta un ideale “biglietto da visita” del territorio. Inserire in questo contesto una riproduzione della statua di Silvano assume quindi anche un valore simbolico, culturale e turistico. Nei giorni scorsi personalità della cultura e associazioni locali hanno sostenuto la proposta.
Valorizzare il patrimonio con l’arte pubblica
Con l'approvazione dell’atto, il Comune si impegna ora a valutare concretamente tempi e modalità per realizzare la copia e predisporre l’installazione, integrandola in un progetto di arredo urbano che possa valorizzare il contesto paesaggistico e culturale. “È un modo per unire memoria e identità, storia e presente – ha sottolineato il consigliere Gallorini – e per rendere più accogliente e riconoscibile l’ingresso a Rigutino”. Anche Perticai ha sottolineato l’importanza di un’opera che “rende omaggio alla storia del luogo, dando alla cittadinanza un punto di riferimento culturale visibile e significativo”.
L’intervento, oltre a costituire un atto di tutela e valorizzazione del patrimonio, si inserisce in una visione più ampia di promozione del territorio attraverso elementi di arte pubblica capaci di dialogare con il paesaggio e la memoria storica della comunità. L’approvazione dell’atto d’indirizzo apre ora la strada agli step successivi, come la progettazione dell’intervento, la definizione del tipo di copia da realizzare e il reperimento dei fondi necessari. Se concretizzato, il progetto rappresenterà un significativo esempio di sinergia tra memoria storica, iniziativa civica e azione amministrativa.