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Arezzo

Crimini nazisti, giustizia e risarcimenti: il caso di Civitella, Cornia e San Pancrazio al centro di un evento tra diritto e memoria

Alessandro Cherubini

22 Maggio 2025, 11:47

Crimini nazisti, giustizia e risarcimenti: il caso di Civitella, Cornia e San Pancrazio al centro di un evento tra diritto e memoria

Un’occasione di approfondimento e memoria civile si terrà venerdì 23 maggio 2025 al Teatro Vasariano di Arezzo (Piazza del Praticino, 7), dalle 15.30 alle 18.30, con l’incontro pubblico “Crimini nazisti e risarcimento: il caso giudiziario di Civitella, Cornia e San Pancrazio”. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione per la Formazione Forense e dall’Ordine degli Avvocati di Arezzo, si inserisce nel quadro degli eventi formativi riconosciuti per gli avvocati, ai quali verranno assegnati 3 crediti.

Un parterre giuridico d’eccellenza

A introdurre i lavori sarà Andrea Iodice, presidente della Fondazione Forense. I saluti istituzionali saranno affidati a Lisa Sacchini, dirigente scolastico del Liceo Classico e Musicale Francesco Petrarca, a testimonianza del legame tra memoria e formazione delle giovani generazioni.

Tra i relatori:

  • Roberto Alboni, avvocato del Foro di Arezzo

  • Piergiorgio Ponticelli, GIP presso il Tribunale di Firenze

  • Joachim Lau, avvocato noto per il suo impegno nei processi sulle stragi nazifasciste, incluso il procedimento civile per il risarcimento ai familiari delle vittime.

Ad arricchire l’evento saranno gli interventi musicali curati dall’Associazione Culturale D.I.M.A. International Music Academy, con la partecipazione di studenti del liceo aretino: Riccardo Accursio, Marco Albiani, Alice Aniksztejn, Apolline Lévêque e Alessandro Giatti.

Civitella, una ferita ancora aperta

La conferenza si svolge in un momento particolarmente delicato: dopo decenni di battaglie legali, sono finalmente in corso i primi risarcimenti ai familiari delle vittime della strage di Civitella in Val di Chiana, avvenuta il 29 giugno 1944, quando 244 civili furono uccisi dai nazisti in uno degli eccidi più efferati della Seconda guerra mondiale. A questi massacri si aggiungono quelli nelle vicine frazioni di Cornia e San Pancrazio, avvenuti nello stesso giorno.

Se da un lato alcuni indennizzi sono stati erogati, molti altri sono ancora in attesa, sia per le vittime di Civitella che per quelle di altre stragi che insanguinarono la provincia di Arezzo e l’intera penisola.

Una battaglia ancora lunga

Il percorso verso la giustizia è stato ostacolato da anni di contenziosi internazionali, in particolare con la Germania, ma oggi è possibile accedere a un Fondo statale italiano per le vittime di crimini di guerra. Tuttavia, rimangono criticità: ritardi burocratici, disparità nei criteri di accesso e una giurisprudenza frammentata impediscono a numerosi familiari delle vittime di vedere riconosciuto un diritto morale e giuridico.

Non solo memoria: responsabilità e impegno civile

L’evento del 23 maggio ad Arezzo non sarà solo una lezione di diritto, ma anche un importante momento di riflessione collettiva sul significato della memoria storica e della responsabilità istituzionale. A 80 anni dai fatti, la strada per la giustizia è ancora lunga, ma fondamentale.

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