Cortona
Edmond Gjoci
E’ morto sul colpo mentre si recava al lavoro, centrato dalla macchina sfuggita al controllo di uno studente. Edmond Gjoci, 39 anni, residente a Tuoro, sposato e padre di una figlia di 5 anni, camminava sul ciglio della Strada regionale 71 al Riccio. La Lancia Y gli è piombata addosso e lo ha abbattuto come un birillo. C’è l’ombra di una distrazione fatale nella tragedia che si è consumata questa mattina alle 7.45, quando i destini di un liceale 19enne della zona e di un bracciante, si sono incrociati nel modo più terribile. Il giovane, sottoposto ai controlli, è risultato negativo all’alcol e ad ogni altra sostanza. Così, nel campo delle ipotesi al vaglio dei carabinieri, oltre al malessere improvviso, al guasto o ad un imprevisto, c’è la mancata concentrazione al volante. Basta un attimo, si sa.
Magari per un banale quanto vietatissimo controllo del cellulare o per altro. Ma ad ora non c’è nulla di certo nell’inchiesta inevitabilmente aperta dalla procura per omicidio stradale. Se non che, appunto, il pedone ha perso la vita all’istante e l’utilitaria grigia dopo l’impatto è finita fuori strada. Ha anche divelto un cartello. Dalla prima ricostruzione della dinamica, ha attraversato tutta la carreggiata in diagonale: proveniva dalla parte di Terontola e andava in direzione di Cortona. Sotto sequestro vettura e cellulare. Il 39enne del Trasimeno, originario dell’Albania ma da una decina di anni a Tuoro, persona semplice, conosciuto, si è soltanto accorto del veicolo che gli andava contro.
Ma non è riuscito a mettersi in salvo. Era sul ciglio della trafficata arteria, arrivato con la corriera da casa: aveva un appuntamento per recarsi al lavoro, sembra a Pergo. All’arrivo dell’automedica Alfa 3 e dell’ambulanza Blsd di Cortona, Edmond Gjoci era già morto. Sbalzata via per alcuni metri una scarpa sul bordo della strada. Ai militari dell’Arma il compito di fare piena luce sull’accaduto. La salma è stata trasportata all’obitorio della Fratta. Ripercussioni nel traffico sulla pericolosa 71, striscia di asfalto che di fatto tra Arezzo e Terontola attraversa un lungo centro abitato spesso senza marciapiedi e con tratti da brivido.
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