Cantiere via Filzi: chiesto un consiglio comunale aperto, valutazione dei periti per l'offerta di acquisto

Il Pd chiede un consiglio comunale aperto sulla questione cantiere via Filzi, mentre l’amministrazione Ghinelli aspetta la valutazione, affidata a tre periti, del valore dell’immobile in modo da poter definire un’offerta alla proprietà. Il consiglio comunale di giovedì 29 maggio ha offerto l’occasione per tornare a fare il punto sull’annosa questione, a pochi giorni dalla decisione del Tar della Toscana che ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dalla società Bcc Leasing, dando di fatto ragione al Comune di Arezzo che chiedeva alla proprietà dell’area, Banca Iccrea, di procedere alla messa in sicurezza dell’immobile e degli scavi delle fondamenta.

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L’interrogazione del consigliere Alessandro Caneschi e la successiva replica dell’assessore agli interventi strategici Marco Sacchetti hanno riportato sotto i riflettori la vicenda del cantiere da lungo tempo fermo, un “pantano” lo ha definito Sacchetti nella sua risposta, “metaforico e fisico”. Già perché gli scavi delle fondamenta trasformati in “piscine” dall’acqua che nei mesi vi si è raccolta, non fanno altro che aumentare la preoccupazione dei residenti in vista della bella stagione, per il proliferare di zanzare e insetti. Per non parlare poi del fatto che quel cantiere chiuso è diventato terra di nessuno. Rischio igienico-sanitario, degrado e abbandono. Alessandro Caneschi ha ribadito la richiesta, rivolta al presidente del consiglio comunale Luca Stella, di convocare un consiglio comunale “aperto a tutta la comunità aretina”. 

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Intanto l’amministrazione Ghinelli è al lavoro su quel piano b necessario per superare l’impasse che ha bloccato il cantiere. Ovvero acquistare l’area e procedere così con i lavori, dando l’addio che oramai appare definitivo all’ipotesi iniziale di un leasing in costruendo. “E’ in corso una valutazione periziale del valore dell’immobile - ha spiegato l’assessore Sacchetti rispondendo all’interrogazione di Caneschi che lamentava la mancanza di un voto del consiglio sull’opzione offerta - C’è una terna di periti al lavoro per arrivare a una stima e poter poi definire un’offerta. E’ evidente che la proposta di acquisto non potrà che basarsi su questa stima. La presenteremo poi alla controparte e se quest’ultima convenisse, cosa tutta da verificare, il consiglio comunale sarà sovrano nel valutare e decidere definitivamente". 

Articolo completo nel Corriere di Arezzo in edicola venerdì 30 maggio 2025