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Sanità

Dopo i defibrillatori di Arezzo Cuore ecco il progetto Telemedicina per l'ospedale: l'impegno della Fondazione Cesalpino

Giovanni Falorni

01 Giugno 2025, 12:50

Dopo i defibrillatori di Arezzo Cuore ecco il progetto Telemedicina per l'ospedale: l'impegno della Fondazione Cesalpino

Medici specialisti dell’ospedale collegati con le case di pazienti affetti da malattie croniche. Partirà a settembre il progetto della Fondazione Cesalpino legato alla telemedicina. Il Circolo Artistico di Arezzo ha ospitato l’evento organizzato per lanciare un nuovo grande progetto per la sanità aretina. “La Fondazione - ha spiegato la presidente Paola Butali - è nata nel 2004. Il suo scopo principale lo sviluppo della ricerca clinica all’interno dell’ospedale di Arezzo. Ha attivato negli anni decine e decine di progetti attraverso borse di studio destinate a giovani medici individuati fra i migliori usciti dalle Università, in quasi tutte le discipline presenti nel nostro ospedale. Ogni progetto deve essere validato da un comitato scientifico”. Fondamentale è sempre risultata la stretta collaborazione e compartecipazione del Calcit.

Dopo il progetto Arezzo Cuore, volto a far diventare Arezzo la provincia più cardioprotetta d’Italia, adesso la Fondazione Cesalpino è pronta per una nuova iniziativa legata alla telemedicina. “Ci lavoriamo da più di un anno - ha spiegato la presidente Paola Butali – e da settembre diverrà operativa collegando i medici specialisti dell’ospedale con le case di una serie di pazienti con malattie croniche. La telemedicina sta entrando in modo importante nella cura di base dei cittadini. Consente di monitorare a distanza le condizioni di un paziente, contribuisce a fare diagnosi aggiornate senza la necessità di trasportare il malato dalla propria abitazione ai centri sanitari ospedalieri o ambulatori, di monitorare in continuo da parte dei responsabili dei reparti qual è la condizione di un malato cronico. Tutto questo è possibile anche con apparati anche semplici, non sempre con strumentazioni biomediche complesse e costosissime. La tecnologia del trasferimento dati e delle immagini ha compiuto passi da giganti”.


“Scienza, medicina e ricerca trovano soluzioni dapprima impensabili. La Fondazione – ha concluso Butali – così come ha fatto per Arezzo Cuore, intende essere protagonista in questo nuovo grande progetto, ovviamente avendo al fianco la comunità aretina e i professionisti che gestiscono questi moderni sistemi”. Una serata, quella organizzata al Circolo Artistico, che oltre a presentare la nuova iniziativa della Fondazione Andrea Cesalpino, ha avuto anche lo scopo di raccogliere fondi destinati al progetto.

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