Arbitro aggredito dal genitore di un baby calciatore, la Vis Pesaro 1898 prende le distanze dal quarantenne denunciato dai carabinieri per lesioni aggravate. In una nota diffusa dal club marchigiano si legge che la società "intende condannare con fermezza quanto accaduto ieri, domenica 8 giugno, allo Stadio “Città di Arezzo” al termine del Memorial Mirco Poggini, manifestazione alla quale la Vis Pesaro 1898 ha partecipato con la formazione under 13.
Al termine del torneo si è verificato un episodio grave e inaccettabile dal quale la società prende le distanze in maniera categorica: il padre di un nostro calciatore ha raggiunto il giovane arbitro dando origine a una colluttazione che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. I dirigenti della Vis Pesaro 1898 si sono immediatamente attivati per chiarire l’accaduto e collaborare con le autorità competenti, contribuendo all’identificazione del responsabile".
L'aggressione, a mani nude, con una seggiola e pare anche con morsi, ha provocato lesioni e traumi giudicati guaribili in 40 giorni al giovane arbitro della sezione Aia di Arezzo.
"Tali azioni, inqualificabili e totalmente estranee ai valori dello sport e dell’educazione che la nostra società promuove da sempre" prosegue il comunicato della Vis Pesaro "non trovano alcuna giustificazione e soprattutto non sono di esempio per i nostri giovani calciatori, ai quali ogni giorno insegniamo principi basati su lealtà, integrità e rispetto delle persone e delle regole".
Mentre le autorità preposte stanno svolgendo indagini e la giustizia ordinaria e sportiva si muovono, il club marchigiano ha assunto la sua decisione: "La Vis Pesaro 1898, a tutela del sano ambiente che ha contribuito a creare negli anni, ha disposto l’immediata sospensione del genitore dall’accesso alle partite, fino a data da destinarsi. La violenza, verbale e fisica, non sarà mai tollerata all’interno delle nostre strutture."