VERSO LA GIOSTRA
I quattro rettori con il sindaco Ghinelli
L’alcol test ai figuranti prima di sfilare per il corteo della Giostra, non piace ai quattro rettori. O meglio, ci sono perplessità sulle modalità, anche perché gli stessi dicono quasi all’unisono “non sono state spiegate bene”. E quindi le domande, a meno di una settimana dalla Giostra, sono molteplici. Dal luogo dove dovrebbe essere fatto l’alcol test, a quando deve essere fatto, quanto deve essere il limite e soprattutto, “se ci sono figuranti minorenni, come ci sono, devono essere i genitori a firmare una liberatoria"? Molto dunque deve essere chiarito e buona parte lo sarà già a partire da domani quando in questura ci sarà l'ulteriore riunione per l'ordine e la sicurezza pubblica in vista della Giostra di sabato. L'introduzione dell'alcol test, fu la proposta del sindaco Alessandro Ghinelli, all'indomani dei tafferugli che c'erano stati durante il corteo di settembre.
Sembrava una proposta e basta, poi per tutto l'inverno non se ne seppe più niente fino a venerdì quando prima della presentazione della Lancia, c'è stata la riunione in prefettura e lì è tornata fuori non più come una proposta, ma come un fatto quasi acclarato. Ma che cosa ne pensano i rettori? Andrea Fazzuoli di Porta Crucifera, è quello che ha pagato lo scotto più grande dopo i disordini di settembre ed è il quartiere che sabato aprirà la piazza. “Sinceramente sono rimasto un po' spiazzato - dice - Anche perché toglie rispetto e autorità a ciò che noi abbiamo fatto da sempre. E cioè che se vediamo un ragazzo che ha bevuto troppo non lo facciamo sfilare”.
E sul sorteggio sottolinea: "E' un buonissimo sorteggio. Aprire la piazza non è mai facile, ma ognuno avrà la sua strategia e noi la nostra". Sempre secondo l'ordine di estrazione, il rettore di Porta Santo Spirito, Giacomo Magi: "Premetto che la sicurezza e il decoro di chi indossa il costume in questa manifestazione vengono prima di tutto. Ma sull'alcol test anch'io sono alquanto perplesso, perché ancora non abbiamo bene chiaro la fattibilità e come e soprattutto quando verrà svolto. Sinceramente lo vedo come un qualcosa di molto complicato. E’ preferibile effettuare un controllo soggettivo, come già stiamo facendo da anni. Se vediamo un ragazzo che non è in grado di sfilare, siamo i primi a non lo fare sfilare. E poi vorrei chiedere: alcol test prima del corteo. Ma a San Domenico e poi a Borgunto? Nel senso che ci sono altre tappe, per così dire, difficili. Penso che ci potrebbero essere altri modi per mantenere la sicurezza".
Porta Sant'Andrea tirerà per terza, il rettore Maurizio Carboni: "Prima di tutto premetto che non possiamo sempre pagare tutti, per un quartiere che si comporta male. Poi non vedo la necessità dell'alcol test, quanto piuttosto lavorare in altri modi, in più, l'alcol test è complicato da gestire. Sia alla merenda di giugno che al pranzo di settembre, il bicchiere di vino si è sempre bevuto. Secondo me l'alcol test è qualcosa fuori luogo che non credo venga attuato in altre rievocazioni storiche in Italia. Ricordo che la Giostra, con grandissimo senso di responsabilità da parte di tutti, fu la prima manifestazione a tornare dopo il Covid, adesso mi sembra che stiamo facendo un passo indietro".
Perplessità anche da parte del rettore di Porta del Foro, Roberto Felici: "Mi auguro prima di tutto che venga spiegato nel dettaglio come funziona, quando deve essere fatto, di chi sono le responsabilità, come dobbiamo comportarci in caso di figuranti minorenni. Spero che tutto ci venga spiegato il prima possibile”. “La richiesta dell'alcol test - prosegue - non doveva arrivare ad una settimana dall'evento, ma doveva essere discussa prima. Abbiamo avuto tanto tempo a disposizione durante l’inverno per valutarne i pro e i contro. Rimango perplesso. Anche perché noi rettori - penso di potere parlare anche per gli altri - facciamo già da deterrente e se qualcuno non è nelle condizioni di sfilare, non lo facciamo sfilare".
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