Cronaca
Treni, la protesta dei sindaci del Valdarno
Sono saliti alla stazione di San Giovanni Valdarno sul treno regionale delle 8.01, uno tra i più utilizzati dai pendolari per i loro spostamenti dall'Aretino a Firenze. Martedì 17 giugno i sindaci di dieci comuni del Valdarno aretino e fiorentino, con la fascia tricolore indosso, hanno viaggiato fino alla stazione di Santa Maria Novella dove hanno dato vita ad un flash mob per chiedere ai vertici di Rfi e Trenitalia di rivedere la decisione di spostare, a partire dal primo gennaio 2026, i convogli interregionali dalla linea Direttissima a quella lenta.
"Siamo qui per dare voce a migliaia di cittadini che ogni giorno utilizzano il treno per vivere, studiare, lavorare - ha spiegato il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl'Innocenti facendosi portavoce anche degli altri amministratori - Questo è un provvedimento dal nostro punto di vista assolutamente inaccettabile. Noi siamo contrari a questo provvedimento perché va nella direzione opposta di quello che i sindaci auspicano, perché sicuramente produrrà una diminuzione della qualità del servizio. Quello che noi chiediamo con questa mobilitazione è lo spostamento, il differimento dell'attuazione della delibera almeno fino a quando non ci sarà un materiale rotabile nuovo che permetta il mantenimento della percorrenza dell'alta velocità".
All'iniziativa hanno aderito le amministrazioni comunali di Cavriglia, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna, Bucine, Laterina Pergine Valdarno, Figline Incisa, Rignano, Reggello e Castelfranco Piandisco'. Voce contraria quella del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini: “Più di dieci giorni fa ho scritto al presidente della Regione per la richiesta di un tavolo urgente, alla presenza di Rfi, Trenitalia, di noi sindaci e del comitato pendolari ma non ho ricevuto risposta”. “Una politica che pensa di cavarsela con i flash mob - ha ribadito - è una politica che ha fallito”. Critico sull’iniziativa anche il comitato pendolari Valdarno Direttissima: “Per impedire la deviazione sulla linea lenta di tutti i treni regionali non bastano i flash mob, servono iniziative concrete e per questo sollecitiamo un incontro urgente con Regione e i sindaci, chiedendo la deroga per continuare l’utilizzo della linea Direttissima”.
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