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Cronaca

Dove scatta il Daspo urbano: ecco le nuove zone rosse ad Arezzo

Marco Antonucci

26 Giugno 2025, 21:03

Alessandro Ghinelli

Il sindaco Alessandro Ghinelli

Ecco le nuove zone rosse dove sarà possibile applicare il Daspo urbano. Giovedì 26 giugno il consiglio comunale di Arezzo ha approvato - 21 voti favorevoli, 8 astenuti - la modifica dell’articolo 9 del Regolamento di polizia urbana proposta dal sindaco Alessandro Ghinelli, modifica che recepisce le proposte del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per l’individuazione delle aree ai fini dell’ordine di allontanamento e del divieto di accesso nei confronti di persone che si rendono protagoniste di condotte illecite. “Parlamo delle cosiddette ‘zone rosse’ introdotte dal decreto Minniti e che muovono dal concetto culturale e materiale di vivibilità della città” ha spiegato in consiglio il sindaco.

Ecco i luoghi dove sarà possibile applicare la nuova misura: stazione ferroviaria (piazza della Repubblica, viale Piero della Francesca, via Petrarca, piazza e via Guido Monaco, piazza Poggio del Sole e annesse aree verdi), giardini Porcinai (via Guido Monaco, via Spinello, via Niccolò Aretino, via Margaritone, viale Michelangelo), parco del Pionta (via Leon Battista Alberti, via Masaccio, via Curtatone, viale Cittadini, viale Maginardo, via Alessandro dal Borro, via Laschi, via Nenni), Saione (via Vittorio Veneto, piazza Zucchi), parco Arno (via Adda, via Arno, linea ferroviaria), tribunale e parco adiacente (piazza Falcone e Borsellino, via Francesco Folli, via Pietro Leopoldo, via Garbasso, via Caponnetto), centro storico (piazza della Libertà, corso Italia, piazza Grande, piazza San Michele, piazza San Jacopo, piazza Risorgimento, piazza San Francesco, piazza della Badia, piazza Sant’Agostino, via Cavour, via Garibaldi, parcheggio Cadorna, piazza del Popolo), parcheggio Pietri e scale mobili fino a piazza del Duomo e il Prato, Villa Severi (parco e via Francesco Redi), ogni area limitrofa ai plessi scolastici di ogni ordine e grado e agli istituti universitari entro un perimetro di centro metri.

"Si tratta di uno strumento concreto - ha sottolineato in una nota il vicesindaco Lucia Tanti - che consente ai Comuni di intervenire con maggiore efficacia nelle aree più delicate della città. Una misura che non introduce nuove restrizioni, ma rende più snelle e rapide le procedure per l’applicazione dei provvedimenti previsti, come il Daspo urbano, nelle cosiddette zone rosse, ovvero quelle aree dove determinati comportamenti, se reiterati anche solo una volta, possono generare situazioni di degrado e insicurezza per i cittadini".

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