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Arezzo

Daspo di 4 anni al genitore del baby calciatore che ha aggredito l'arbitro 18enne Lorenzo Petrelli dopo la partita

Luca Serafini

25 Giugno 2025, 13:49

Maria Luisa Di Lorenzo

Il questore di Arezzo, Maria Luisa Di Lorenzo

Arbitro aggredito dopo la partita dei ragazzini, scatta il Daspo di 4 anni per il padre di un giovane calciatore della Vis Pesaro che domenica 8 giugno si è reso responsabile del grave episodio. Accadde allo stadio comunale e il direttore di gara, 18enne, venne affrontato nello spogliatoio al termine di una partita under 13 tra Arezzo e Vis. 

Il provvedimento è stato emesso dal questore di Arezzo Maria Luisa Di Lorenzo nei confronti di un uomo 45enne che, al termine dell’incontro di calcio, si era introdotto all’interno degli spogliatoi dove si trovava il direttore di gara, colpendolo con pugni, mordendogli una spalla per poi infierire con una sedia. Prognosi di 40 giorni.

Per il gesto violento ed antisportivo c’è stata la risposta immediata del Questore di Arezzo che in base all’istruttoria della Divisione Anticrimine, ha disposto che all’autore di queste condotte, per quattro anni, sia fatto "divieto d’accesso su tutto il Territorio Nazionale ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive di calcio di Coppa Italia, coppe internazionali, campionato e amichevoli alle quali partecipino squadre di calcio militanti in campionati nazionali professionistici e dilettantistici regolarmente iscritte alla FIGC. Sono inoltre vietate tutte le competizioni ufficiali ed amichevoli delle rappresentative nazionali anche se disputate sul territorio degli altri stati appartenenti all’Unione Europea, incluse anche quelle disputate dalle squadre italiane negli altri stati appartenenti all’Unione Europea".

Con la misura di prevenzione adottata, spiega in una nota la questura, all’uomo sarà vietato l’accesso e lo stazionamento in un’area ricompresa in 500 metri di distanza dai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle medesime manifestazioni, a partire già da tre ore prima dell’evento e sino a tre ore dopo la sua conclusione.

L’eventuale violazione del divieto sarà punita con la pena della reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10mila a 40mila euro.

Intanto prosegue l'iter della giustizia penale, con pm Elisabetta Iannelli, per i reati di lesioni aggravate, sequestro di persona e furto, o rapina, in seguito al ritrovamento a casa dell'indagato, da parte dei carabinieri, degli orologi dell'arbitro e delle chiavi dello spogliatoio. 

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