Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LA STORIA

Arezzo, consigliere comunale offre lavoro al figlio del titolare della rosticceria che rischia la chiusura

Francesca Muzzi

17 Luglio 2025, 05:37

Rosticceria La Griglia

Rosticceria La Griglia

Consigliere comunale contatta il figlio del titolare della rosticceria che sta per chiudere per offrirgli un lavoro. Il gesto arriva all’indomani della notizia pubblicata dal Corriere, dove la rosticceria La Griglia, in via Vittorio Veneto, chiuderà il 27 luglio se non trova acquirenti. Una storia che ha subito fatto il giro della città e che ha immediatamente raccolto un consigliere comunale, che chiede di rimanere anonimo. Ha già contattato Luca, il figlio del proprietario per offrirgli un lavoro, se mai la rosticceria dovesse chiudere. “Ho la possibilità - dice il consigliere - di un posto nella ristorazione. Ma per il momento non posso dire altro. Anche per una questione di scaramanzia”. E dunque non sappiamo se si tratta di un bar o di un ristorante, ma sappiamo però che il gesto di questa persona, aretino, è stato subito accettato da Luca. I due si incontreranno nei prossimi giorni e se sono rose fioriranno. Intanto sono tanti i lettori che hanno lasciato un loro commento sulla nostra pagina facebook di dispiacere nei confronti di un locale, La Griglia, che se non trova nessuno, il titolare Antonio De Palma ha già deciso di chiudere domenica prossima 27 luglio.

La storia della rosticceria che si trova nella centralissima via Vittorio Veneto proprio davanti alla piazza, è cominciata nel 1968. È stato allora che Antonio, dopo avere lavorato come cameriere decise di mettersi in proprio e di aprire la rosticceria che non fa solo piatti da asporto, ma anche ristorante. Una rosticceria che ha mantenuto lo stesso fascino di 57 anni fa. Ma il tempo che passava, ha costretto il titolare Antonio e la moglie Rina, a mettere il cartello che la rosticceria era in vendita. E così alla fine del 2023 quel cartello è affisso fuori. Antonio chiede 35 mila euro “trattabili”. All’inizio aveva chiesto anche meno di quella cifra, ma chi si interessava pensava che fosse troppo basso il prezzo e allora Antonio, ironia della sorte, lo ha dovuto alzare. Adesso si è dato l’ultimatum. Se non vende, chiude il 27 luglio e suo figlio Luca resterà senza lavoro a oltre sei anni dalla pensione. Ed ecco che il consigliere comunale, dopo avere letto la notizia, si è subito attivato per trovare un lavoro per Luca che di anni ne ha 56, visto che è nato un anno dopo l’apertura de La Griglia. Ma nel frattempo già diversi acquirenti si sono fatti avanti per trattare e per capire se ci sono gli estremi affinché la storia continui ancora.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie