Il personaggio
Giuliano Centrodi, primo da sinistra
Giuliano Centrodi, curatore scientifico del Museo Orodautore, si racconta.
- Come nasce la sua professione per l’arte orafa?
Mi sono trovato ad essere un conoscitore delle tecniche orafe per aver frequentato la scuola orafa Margaritone di Arezzo e per aver lavorato alla Unoaerre nel settore nuovi prodotti (dal 1963). Mi sono diplomato all’Istituto d’Arte e ho conseguito la Maturità di Arte applicata. Laureato in materie letterarie all’Università di Siena (sede di Arezzo) con una tesi in storia dell’arte frequentando i corsi di Giuseppe Marchini e Corrado Rosini. Inoltre ho conseguito la specializzazione in storia dell’arte all’Università di Urbino con una tesi sugli argenti del tesoro di Sant’Agostino della chiesa di Sant’Agostino a Monte San Savino.
- Quali sono le figure di riferimento per la sua formazione?
La principale figura di riferimento per la mia formazione professionale è stato il professor Giuseppe Marchini (già soprintendente alle Gallerie di Urbino e di Firenze) che mi ha insegnato la metodologia di ricerca e trasmesso la passione per la storia dell’arte. Indimenticabili le sue lezioni sul Duomo di Prato e le gite ad Urbino, a Firenze e a Prato.
Ricordo la professoressa Ileana Chiappini di Sorio che mi ha seguito nelle ricerche sugli argenti e infine determinanti sono state le frequentazioni di Gillo Dorfles, Mario Novi e soprattutto del professor Enrico Crispolti con cui ho avuto diverse occasioni di collaborazione (mostra “60 anni di arte orafa” della Unoaerre, Arezzo 1986; convegni sui musei aziendali; mostra “Immaginazione aurea”, Ancona 2001). Con Crispolti sono rimasto sempre legato e mi ha gratificato di una presentazione al volume “Novant’anni preziosi” che fu pubblicato nel 2016 e decisamente voluto dal dottor Sergio Squarcialupi, nuovo titolare della Unoaerre.
- Come sono nati i musei aretini dell’oro: il Museo Unoaerre e il Museo Orodautore?
Il Museo Unoaerre inizia nel 1986, dopo la ricordata rassegna “60 anni di arte orafa” su indicazione del professor Crispolti, con la raccolta di gioielli e medaglie prodotti da Unoaerre dalla sua nascita (1926) frequentando case d’asta, mostre, mercati, negozi dell’antiquariato e del modernariato. La collezione Unoaerre fu presentata dal sottoscritto in Rai tv in diretta dal Teatro Petrarca nella rubrica “Piacere Rai Uno” il 21 gennaio 1991. La collezione iniziò ad essere esposta nel Salone direzionale aziendale per poi essere trasferita in un’ala aziendale un tempo destinata al settore artistico (progettazione e realizzazione prototipi per nuove produzioni) e nel 1998 inaugurato come museo aziendale Unoaerre aperto al pubblico, di cui sono stato conservatore e direttore artistico. Con Unoaerre ho curato anche le mostre e i cataloghi di Giò Pomodoro “Ornamenti” (Arezzo 1996, Tokyo 1996 e New York 1997).
- Quindi si arriva al Museo Orodautore.
Nel 1987 in occasione dell’annuale “Mostra internazionale dell’oreficeria e argenteria aretina” organizzata dal Centro Affari e Convegni fu deciso di organizzare una rassegna collaterale curata da Lara-Vinca Masini, nota critica fiorentina titolata “Artisti e disegni nell’oreficeria italiana” con 68 progetti di artisti plastici, pittori e designer (Alviani, Grignani, Carrino, Munari, i fratelli Pomodoro, Sottsass). Visti gli interessi manifestati dagli orafi per questa esposizione fu fonte ispiratrice, il sottoscritto assieme all’amico Daniel Virtuoso, responsabile delle esposizioni artistiche del Centro Affari, di chiedere progetti ad artisti e designer per creare una collezione di gioielli da far realizzare alle ditte orafe aretine. Nel 1988 vide la luce la prima edizione “Materiali e progetti per una nuova collezione orafa”, seguirono altre 12 edizioni fino al 2012 per arrivare a quella di quest’anno dedicata a Giorgio Vasari.
La collezione di Oro d’Autore è composta da quasi 350 pezzi fra gioielli, ornamenti e microsculture. È una raccolta di riconosciuto valore con significative e notevoli presenze internazionali. Nel 2020 viene incaricato l’architetto Andrea Mariottini che in collaborazione con l’architetto David Tripponcini progettano il nuovo allestimento del “Museo Orodautore” nei locali del Palazzo di Fraternita, in via Vasari 3. Inaugurato il 30 giugno 2022 sotto la direzione di Lorenzo Cinatti con la collaborazione scientifica del sottoscritto. Nel 2023 è uscito il catalogo generale della collezione a mia cura.
- Quali sono i vostri progetti espositivi?
Per il 2026 è in preparazione una mostra antologica del noto artista orafo Alberto Zorzi, uno dei più importanti rappresentanti della scuola di Padova. Mentre nel prossimo autunno avranno inizio le pratiche di laboratorio orafo rivolte ai giovani studenti che ancora non hanno deciso il loro orientamento didattico. I maestri orafi partecipanti alla rassegna dedicata a Giorgio Vasari proporranno le varie tecniche orafe: sbalzo-cesello, incisione, modellazione delle cere, plastilina e creta. Oltre alle progettazioni orafe: disegni e anche progettazioni computerizzate (CAD-CAM).
- Altri interessi culturali?
Seguire l’attività creativa di scultori che si occupano anche di oreficeria, ricordo la collaborazione con Enzo Scatragli della sua esposizione di sculture e medaglie tuttora in corso nella chiesa di Sant’Agostino a Castiglion Fiorentino.
- Prossimi impegni culturali?
Assieme a Giovanni Romanelli stiamo scrivendo una nuova guida per un noto Santuario mariano del territorio aretino. Inoltre stiamo studiando un inventario di oggetti preziosi appartenente ai Di Monte, nobile famiglia di Monte San Savino che ebbe cardinali e un Papa: Giulio III.
IL PROFILO
Giuliano Centrodi ha frequentato la scuola orafa Margaritone di Arezzo e ha lavorato alla Unoaerre nel settore nuovi prodotti (dal 1963). Si è diplomato all’Istituto d’Arte e ha conseguito la Maturità di Arte applicata. Laureato in materie letterarie all’Università di Siena (sede di Arezzo), ha conseguito la specializzazione in storia dell’arte all’Università di Urbino. È curatore scientifico del Museo Orodautore.
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