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Il caso

Delitto di Garlasco, viaggio tra prostituzione, minori, droga, armi, rifiuti e alto potere. Lovati: "Scelto con cura il giorno dell'omicidio di Chiara Poggi. Fu premeditato". Il video

Julie Mary Marini

21 Agosto 2025, 05:47

Massimo Lovati

Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio

Se non è stato Alberto Stasi, se non è stato Andrea Sempio, allora Chiara Poggi chi l’ha uccisa?
“Non l’ha uccisa Alberto Stasi, non l’ha uccisa Andrea Sempio, l’ha uccisa un sicario. Assoldato da una organizzazione criminale che ha dovuto sopprimere Chiara Poggi perché era diventata scomoda. Perché aveva scoperto alcune cose che non avrebbe dovuto scoprire e che potrebbero essere state deleterie per soggetti di alto potere”.


Da sinistra: Andrea Tosatto, Massimo Lovati e Paolo Larceri

Sul Delitto di Garlasco, Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, ribadisce la sua teoria di cui è sempre più convinto. Lo fa in una lunga intervista rilasciata ad Andrea Tosatto, scrittore e stand up comedian (come lui stesso si definisce), che sui suoi canali social ha pubblicato un video di un dialogo di oltre un’ora con Lovati e Paolo Larceri (ex avvocato del maresciallo Marchetto). “Abbiamo fatto insieme un viaggio nella Garlasco degli anni '90 e ’00 - scrive Tosatto - tra prostituzione, traffico di minori, droga, armi, traffico di rifiuti, omicidi, servizi segreti, algoritmi bancari che facevano gola”.

Chiara Poggi fu uccisa la mattina del 13 agosto 2007

Chiara Poggi, secondo Lovati, avrebbe fatto scoperte “sul territorio”, poi avallate dalle ricerche nella rete, che “risultano tra l’altro dall’analisi del suo computer, della sua pennetta. Alla fine di giugno e luglio approfondì questi argomenti". Nell’intervista Lovati spiega anche che secondo lui quello di Chiara Poggi è stato un “omicidio premeditato e non di impeto. La stessa data del 13 agosto è scelta molto sapientemente.

A Garlasco non c’era nessuno, non solo perché erano tutti in ferie al mare o ai monti, come la famiglia Poggi, ma anche perché quei pochi che erano rimasti, erano confluiti tutti alla fiera d’agosto di Vigevano. Il 13 di agosto era il secondo lunedì del mese, lo so perché era il mio compleanno, e a Vigevano c’era la fiera dove erano andati tutti gli abitanti dei paesi della Lomellina. La scelta di quel giorno è azzeccata, a Garlasco non c’era nessuno”.

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