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IL FATTO

Arezzo, sottopasso Baldaccio e allagamenti. L'assessore Sacchetti: "Anche fango dall'ex scalo merci"

Francesca Muzzi

21 Agosto 2025, 06:11

Sottopasso Baldaccio

Sottopasso Baldaccio

“Non c’è solo acqua nel sottopasso Baldaccio, ma anche fango”. L’assessore Marco Sacchetti, il giorno dopo la seconda alluvione, è al punto di quando il Baldaccio si allagò la prima volta. Ma adesso aggiunge un particolare in più. Il fango. Prima non ne aveva mai parlato. “Lunedì sera quando era al sottopasso -dice Sacchetti - ho avuto la conferma che oltre all’acqua, ce n’erano circa 70 centimetri, c’era anche molto fango. Di sicuro questo arriva dall’ex scalo merci. Dalla collinetta che sovrasta la parte sopra la canna del Baldaccio”. Un problema che potrebbe trovare presto una soluzione a sentire l’assessore Alessandro Casi che parla di una “specie di teli per contenere quella parte”. “Un conto - riprende l’assessore Sacchetti - è fare defluire l’acqua, un altro è ripulire successivamente anche il fango dove occorre chiamare squadre apposta”. Ma non c’è solo questo di problema, anche il fognone che è a Pescaiola e che raccoglie le acque che arrivano pure dal sottopasso Baldaccio “e quando ci sono fenomeni come quelli ai quali abbiamo assistito - precisa Sacchetti - diventa difficile, perché il sistema fognario aretino è alquanto datato e non sempre strutture come il fognone che già deve raccogliere l’acqua che arriva dalla zona di Pescaiola, ce la fanno”.

L’ingegnere Giovanni Cardinali parla di un sistema di vasche e di idrovore che sono sistemate sotto i sottopassi e che entrano in funzione non appena c’è un allagamento scaricando l’acqua in vasche. E’ così anche al Baldaccio? “No, perché al Baldaccio non potevano essere inserite, in quanto il sottopasso è stato realizzato con la tecnica dello spingitubo, perché non si poteva fare altrimenti. Non potevamo rialzare la quota del piano viario, perché è stata condizionata dalle quote dei binari e dunque il Baldaccio non è provvisto di pompe che invece saranno posizionate in altri posti dove stiamo facendo lavori come per esempio in via Fiorentina. Lo smaltimento delle acque avviene pertanto a gravità ed in certe condizioni il collettore fognario di via Pescaiola non ce la fa a ricevere”. Ma la questione legata alla costruzione del sottopasso non finisce qui. L’assessore Sacchetti già i primi di settembre richiederà spiegazioni a chi lo ha costruito “quando sono arrivato i lavori erano già stati appaltati, ma non lo dico per fare scaricabarile, perché se ci sarà da prendere responsabilità politica io sarò il primo. Convocherò i progettisti, i dirigenti comunali che hanno seguito la progettazionee, i lavori e l’impresa”.

“Non possiamo tollerare che ci siano 70 centimetri d’acqua - dice ancora Sacchetti - Occorre trovare una soluzione”. Nel frattempo però l’assessore ringrazia tutta la squadra “tra operai, Polizia Municipale (tra l’altro il comandante Poponcini è immediatamente rientrato dalle ferie per coordinare i suoi uomini ndr), Protezione Civile, servizio volontari che hanno collaborato nella piena emergenza”. E intanto l’allerta meteo continua anche per oggi. Il Comune di Arezzo comunica che la Protezione Civile Regionale ha emesso la continuazione dell'allerta meteo con codice giallo per il rischio di forti temporali, rischio idrogeologico e idraulico (reticolo minore) prolungando quello in essere fino alle ore 8 di stamani.
Secondo il bollettino, sono previsti possibili temporali pomeridiani nelle zone interne del comune.

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