Dopo aver sottolineato la portata di «precipitazioni mai viste in decenni» e aver replicato seccamente a chi, dall’opposizione, chiede le dimissioni di Ghinelli per gli allagamenti («Facciamo così, Ghinelli si dimetterà quando Giani farà altrettanto per le alluvioni che si sono succedute in Toscana»), è però lo stesso Lucacci ad elencare gli aspetti sui quali il primo cittadino avrebbe mancato in questi anni:
"Se Ghinelli mi avesse dato retta su:
- Pulizia capillare dei tombini la cui disostruzione è in corso, con colpevole ritardo, in modo più incisivo solo da poche settimane grazie al nuovo servizio attivato con Nuove Acque;
- Impiegare maggiori risorse sulla manutenzione;
- Abbattere i pini pericolosi le cui radici danneggiano l’asfalto e i cui aghi intasano i tombini, senza preoccuparsi dei comitati a targa PD (quello stesso partito che a Firenze sta abbattendo tutto per la tramvia).
forse la situazione in questi episodi estremi sarebbe stata migliore".
Da questa riflessione discende poi il pensiero in prospettiva del consigliere FdI: "Certamente il prossimo sindaco proposto dal centrodestra nel 2026 dovrà essere: A. in discontinuità con il modus operandi di Ghinelli, senza un coretto di plaudentes che dicono bravo anche a chi sta sbagliando; B. Dovrà porre al primo posto la manutenzione e al secondo posto le eventuali nuove opere; C. Verificare tutte le eventuali responsabilità dei progettisti di opere, siano essi privati o interni al comune, su errori di progettazione che risultassero essere stati commessi".