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Le bombe d'acqua aprono un solco nella maggioranza. Lucacci (Fratelli d'Italia): "Prossimo sindaco in discontinuità"

L'esponente del partito della Meloni elenca i punti sui quali a suo dire l'amministrazione doveva fare meglio per limitare i problemi

Luca Serafini

20 Agosto 2025, 06:48

Francesco Lucacci

Francesco Lucacci (FdI)

Le bombe d’acqua che hanno mandato in affanno Arezzo tra tombini intasati, strade come fiumi, sottopassi anche nuovi di zecca (Baldaccio) allagati, diventano materia di vivace confronto politico all’interno della stessa maggioranza di centrodestra che guida il Comune da dieci anni.

Nelle ultime ore non è passata inosservata la presa di posizione, sui social, di Francesco Lucacci, prossimo candidato di Fratelli d’Italia alle elezioni regionali per la Toscana, consigliere comunale e provinciale, figura di spicco del partito di Giorgia Meloni. Un post nel quale non risparmia critiche all’amministrazione Ghinelli e chiede «discontinuità» con il prossimo candidato a primo cittadino di Arezzo. Insomma, dopo la pioggia, un fulmine sulla coalizione da non trascurare. Più che un siluro contro il sindaco Ghinelli, ormai a fine mandato, è un segnale forte alla componente civica che gli è intorno (Ora Ghinelli) in vista delle elezioni del 2026 ed una presa di distanza da scelte amministrative evidentemente non condivise appieno.

Dopo aver sottolineato la portata di «precipitazioni mai viste in decenni» e aver replicato seccamente a chi, dall’opposizione, chiede le dimissioni di Ghinelli per gli allagamenti («Facciamo così, Ghinelli si dimetterà quando Giani farà altrettanto per le alluvioni che si sono succedute in Toscana»), è però lo stesso Lucacci ad elencare gli aspetti sui quali il primo cittadino avrebbe mancato in questi anni:

"Se Ghinelli mi avesse dato retta su:

  1. Pulizia capillare dei tombini la cui disostruzione è in corso, con colpevole ritardo, in modo più incisivo solo da poche settimane grazie al nuovo servizio attivato con Nuove Acque;
  2. Impiegare maggiori risorse sulla manutenzione;
  3. Abbattere i pini pericolosi le cui radici danneggiano l’asfalto e i cui aghi intasano i tombini, senza preoccuparsi dei comitati a targa PD (quello stesso partito che a Firenze sta abbattendo tutto per la tramvia).

forse la situazione in questi episodi estremi sarebbe stata migliore".

Da questa riflessione discende poi il pensiero in prospettiva del consigliere FdI: "Certamente il prossimo sindaco proposto dal centrodestra nel 2026 dovrà essere: A. in discontinuità con il modus operandi di Ghinelli, senza un coretto di plaudentes che dicono bravo anche a chi sta sbagliando; B. Dovrà porre al primo posto la manutenzione e al secondo posto le eventuali nuove opere; C. Verificare tutte le eventuali responsabilità dei progettisti di opere, siano essi privati o interni al comune, su errori di progettazione che risultassero essere stati commessi".

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