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LA STORIA

Tutti pazzi per il gatto Saverio che adesso ha la medaglina in caso di nuova fuga

Francesca Muzzi

24 Agosto 2025, 04:32

Il gatto Saverio

Saverio disteso nel suo mobile preferito

Se a Poppi, alla fine dell’estate, ci sarà un aumento di turisti, un po’ di merito ce lo ha anche Saverio, il gatto del paese. La sua fuga con relativo ritorno a casa sulla macchina del sindaco Federico Lorenzoni, ha fatto il giro del web e così in tanti, adesso entrano al Caffè Le Stanze, in piazza a Poppi e anziché chiedere un caffè (quello dopo), la prima domanda è: “C’è Saverio?”, come fosse cliente fisso. E cliente, anzi ospite, lo è davvero. Al bar ha la sua casa e anche una cassettina per le offerte. Torello, che è il titolare del bar ci dice: “Alcuni anni fa, Saverio, è stato molto male. Ha avuto una brutta broncopolmonite e per curarlo, visto che è il gatto di tutto il paese, avevamo deciso di fare una colletta, perché le spese erano alquanto onerose. E così mettemmo la cassettina con su scritto ‘ Un aiuto per Saverio’ e alla fine non l’abbiamo più tolta”. E’ lì, accanto ad un grosso vaso pieno di caramelle.

Ma dopo la grande fuga - trenta chilometri, probabilmente in auto, da Poppi fino a Chiusi della Verna - come sta? “Non è più andato via. Adesso è sempre al bar, forse ha avuto paura”. O forse ha capito che adesso è la stella del paese e aspetta i suoi fan proprio al Caffè Le Stanze. A riprova, in queste sere a Poppi c’è anche il Gusto dei Guidi, la kermesse dedicata al vino e dunque c’è più gente. “Venerdì sera, non so quante coccole ha ricevuto Saverio - racconta ancora Torello - La gente entra, chiede di lui e lui si fa coccolare da tutti”. Poi ovviamente i clienti consumano e Saverio ha la sua ricompensa. Crocchette. Ma ha più provato a scappare ancora? “No e se lo facesse, adesso sappiamo come ritrovarlo. Gli abbiamo messo una medaglietta al collo con il numero di telefono del bar così la gente sa come rintracciarci”.

La storia di Saverio è presto finita ovunque. Lui è il gatto del paese e Torello dice “non è noi che abbiamo adottato lui, ma lui che ha adottato noi”. Lo lasciò una signora, perché non poteva più occuparsene. Fu lei a dargli il nome Saverio, come il Saverio di Non Ci Resta che Piangere. Piano piano è diventata la mascotte del paese. Trascorre le sue giornate tra il bar e gli uffici dell’Unione dei Comuni.

All’inizio di agosto la grande fuga. Saverio non si trovava più. Il paese cominciò a cercarlo da una parte all’altra. Addirittura vennero organizzate anche passeggiate per andare a cercare Saverio. Ma niente. A Poppi si pensò anche che, vista l’età quasi 18 anni, fosse andato a morire da qualche parte. Poi il ritrovamento. A Chiusi della Verna, in zona Santuario. Un pellegrinaggio francescano forse fatto con un’auto. Fu il sindaco Lorenzoni ad andarlo a prendere “perché è il gatto di tutti” e in fondo lo sa anche lui - Saverio - che del paese è un punto di riferimento, tanto da attrarre turisti e locali. Una conferma? Mentre Torello parla con noi al telefono, sentiamo un signore che entra e chiede: “C’è Saverio?”.

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