Il caso
La Cassazione dà torto al Comune di Arezzo che adesso dovrà versare 100 mila euro al Consorzio di Bonifica per gli arretrati della tassa sui fossi. A tirar fuori dal dimenticatoio quel tributo che una decina di anni fa fu protagonista delle cronache per le centinaia di contenziosi che finirono davanti alle commissioni tributarie, ci ha pensato giovedì 25 settembre il consiglio comunale di Arezzo approvando - con 21 voti favorevoli - il riconoscimento di un debito fuori bilancio appunto di 100 mila euro.
E’ stato l’assessore al bilancio Alberto Merelli a illustrare ai consiglieri una pratica di 12 anni fa. Al 2013, sindaco Giuseppe Fanfani, risale infatti un contenzioso che nello scorso mese di aprile è stato definito dalla sentenza 11114 del 2025 della Corte di Cassazione. Il Comune di Arezzo fu tra i promotori di una vera e propria battaglia contro quei versamenti che l’allora Consorzio di bonifica della Valdichiana richiedeva per i lavori di manutenzione del territorio e in particolare del reticolo delle acque. Una questione giuridica - relativa in particolare all’effettivo beneficio ricevuto dai consorziati - che negli anni è stata spaccata in quattro tra interpretazioni, decisioni e sentenze.
Adesso, a distanza di anni, Palazzo Cavallo - che quella tassa aveva deciso di non pagare - dopo la decisione dei giudici della Cassazione dovrà tirar fuori 95 mila euro per ripianare quei tributi dovuti e non versati mentre il resto della cifra è da riportare alla voce spese legali.
Articolo completo nel Corriere di Arezzo in edicola venerdì 26 settembre 2025
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