Sabato 11 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Il pellegrinaggio

L'abbraccio di Arezzo a Papa Leone: 1.600 fedeli in piazza San Pietro per il Giubileo delle Diocesi toscane

Marco Antonucci

11 Ottobre 2025, 12:44

L'abbraccio di Arezzo a Papa Leone: 1.600 fedeli in piazza San Pietro per il Giubileo delle Diocesi toscane

L’abbraccio di Arezzo a Papa Leone. Sono 1.600 i fedeli che oggi, sabato 11 ottobre, in piazza San Pietro, partecipano al Giubileo delle Diocesi toscane. Una trentina i pullman, ma anche auto e treno: il gruppo aretino è il più numeroso di tutta la Toscana. Ad accompagnare i fedeli 55 sacerdoti della Diocesi e il vescovo Andrea Migliavacca. Attesi a Roma oltre diecimila pellegrini da tutta la regione.

Nella giornata di venerdì 10 ottobre la Diocesi aretina ha vissuto il momento della inaugurazione del restauro dei tre portoni di ingresso della cattedrale di Arezzo. L’intervento ha previsto la pulitura delle superfici dei portoni lignei e la revisione delle vecchie stuccature. In un secondo momento le superfici lignee sono state patinate con sostanze idonee a salvaguardare i portoni dall’aggressione degli agenti atmosferici. Il restauro è stato realizzato dall’azienda specializzata Antica Maniera di Marco Santi e ha visto il sostegno di Graziella Braccialini e Fondazione Graziella.
Concluso questo restauro, il lavoro di valorizzazione degli storici portoni in legno della cattedrale - databili al primo quarto del XX secolo - è proseguito sugli altri due laterali più piccoli, mentre a breve interesseranno anche quelli del prospiciente vescovado che dovrebbero concludersi entro Natale.


“Il restauro dei portoni del duomo in questo anno del Giubileo è un segno bello - ha sottolineato il vescovo Andrea Migliavacca - che dice di una Chiesa che apre le sue porte per accogliere, ma anche di una Chiesa che le apre per uscire. La ricchezza e la storicità di questi portoni resi nuovamente belli ci ricorda anche il cammino e la bellezza della nostra Chiesa”. Prima dell’intervento i portoni rivelavano, oltre a una cromia superficiale alterata e poco omogenea, anche problemi meccanici. “Il restauro - spiega una nota della Diocesi - ha quindi avuto una duplice finalità: da una parte riportare i portoni ad avere un aspetto estetico più appropriato all’epoca, allo stile di appartenenza e alla loro collocazione, in modo da restituire alla vista il gioco di venature scure che caratterizza il legno di castagno; dall’altra di garantire la loro funzione pratica di chiusura”.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie