La tragedia di Piobbico
E' rientrata in provincia di Arezzo la salma di Alfredo Venturi, l’operaio orafo di 40 anni morto nell’incidente in moto di sabato scorso sulla statale Apecchiese a Piobbico in provincia di Pesaro Urbino.
Una curva killer, la Kawasaki che sfugge al controllo e lo schianto su un’auto con a bordo una famiglia che proveniva nella direzione di marcia opposta.
La camera ardente è stata allestita nella cappella della Misericordia di Subbiano oggi pomeriggio, lunedì 13 ottobre. Mercoledì 15 ottobre la cremazione. Non ci sarà rito funebre. La Croce Bianca di Arezzo si sta occupando dell'ultimo saluto ad Alfredo.
Venturi, che lascia un figlio adolescente, era originario di Capolona e abitava nel centro basso casentinese. Sabato scorso era partito con la sua moto per una gita nelle Marche con degli amici.
La collisione sulla strada amata dai centauri ma piena di curve e di insidie non ha dato scampo al quarantenne.
Stamani, dopo gli accertamenti di medicina legale disposti dall’autorità giudiziaria, la procura ha concesso il nulla osta per la restituzione del corpo alla famiglia.
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