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LA STORIA

Arezzo, appello per i cento gatti di Sargiano. "Aiutateci o si rischia di chiudere il rifugio"

Francesca Muzzi

16 Ottobre 2025, 02:10

I gatti di Sargiano

I gatti di Sargiano

Arrivano al rifugio con gli occhi tristi cercando di abituarsi a una nuova vita. Di solito arrivano perché il loro padrone è stato trasferito in una Rsa, oppure è deceduto. Si tratta di gatti anziani. Alcuni hanno 21 anni, altri 18 e a Ferragosto è arrivato anche Tre come il numero. Bussano al cancello del rifugio Cinni a Sargiano, i parenti o conoscenti del loro padrone e li lasciano in quella che anche per i gatti è una specie di Rsa. Immersa nel bosco con tanto verde e tante coccole da parte di Ilde e Flavia che portano avanti il rifugio.

Ma, di nuovo, la struttura è in pericolo. Come era successo alcuni mesi fa. Sembrava che la situazione andasse migliorando, ma di nuovo il rischio di chiusura c’è. Sempre più concreto, sempre più tangibile. Tutto questo, perché il rifugio Cinni sta sì completando l’affiliazione all’Enpa nazionale che gli garantisce fondi per mandare avanti la struttura, ma perché arrivi a buon fine ci vogliono mesi.

E intanto. “Non abbiamo bisogno di cibo per i nostri gatti, quello lo stesso Enpa nazionale ci dà una mano - dice Ilde - Abbiamo bisogno di soldi per mandare avanti il nostro rifugio, per pagare le bollette e le spese veterinarie”.

“Stiamo sopravvivendo - prosegue ancora Ilde - grazie alle adozioni a distanza di alcuni mici, ai mercatini e alle raccolte alimentari. Ma questo non è sufficiente per coprire tutte le spese; non riusciamo a saldare i debiti per le cure veterinarie e farmaci, a pagare tasse, bollette e le spese per la normale manutenzione.
Per questo abbiamo aperto una raccolta fondi per cercare di saldare almeno una parte delle numerose spese arretrate”.

Chi vuole può fare una donazione sul sito https://buonacausa.org/cause/aiutiamo-il-gattile-cinni-di-arezzo
oppure è possibile donare direttamente all'IBAN del rifugio: IT 64 B0 7601141 000000 59616250.

I gatti sono in totale un centinaio ed ovviamente se il rifugio dovesse chiudere “i nostri mici potrebbero essere smistati tra i rifugi della zona o anche d’Italia e questo non lo vorremmo, anche perché la struttura di Sargiano è fatta appositamente per accogliere i gatti anziani”.

Due ettari di terreno suddiviso in vari recinti: gatti sani, recinto FIV, recinto FeLV e degenze. Un terreno concesso in proprietà d’uso dalla proprietaria proprio per accudire i mici per 99 anni. Ma che rischia la chiusura “se non arriveranno i soldi per coprire già le spese arretrate che abbiamo”.

E dunque l’appello di chi lavora al rifugio Cinni, ma anche dei cento gatti che dopo essere stati sradicati dalla loro casa, hanno trovato una sistemazione confortevole e amorevole. Nonostante alcuni di loro abbiano ancora gli occhi tristi per la nostalgia del loro proprietario.

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