L'evento
Alle 9 di mattina, domenica 19 ottobre all’apertura, il grande Mercato delle Pulci già pullulava di visitatori. L’evento, ospitato negli spazi dell’Arezzo Fiere e Congressi, ha fatto il pieno di appassionati e curiosi. Oltre 20 mila le presenze a fine serata.
Due i settori: uno rosa con 4 padiglioni sull'usato contemporaneo di privati cittadini, e uno blu con 2 padiglioni dedicati a vintage, antiquariato, collezionismo, handmade di hobbisti, negozi e partite Iva.
Ma la forza che muove questo esercito di venditori, improvvisati e non, è una sola: la passione per una seconda vita degli oggetti. Angiolo ha 80 anni arriva dal Valdarno, è un veterano del mercato. “Amo rendere vivo il riciclo - ci racconta - questo in fondo deve essere un gioco e un piacere. Amo confrontarmi con le persone. C’è una particolare emozione nel comprare un oggetto, la stessa emozione cerco di trasmetterla alla persona che acquista”. Queste ed altre le storie che ha catturato con il suo obiettivo Gabriele Galimberti, fotografo del National Geographic, The Sunday Times, Le Monde, La Repubblica e Marie Claire, per una campagna fotografica con i partecipanti storici del mercato e con gli oggetti del cuore che non riescono a vendere.
Come la storia di Mario, appassionato di ceramiche, che arriva da Fiumicino. “Abbiamo iniziato a collezionare ceramiche di un certo valore 25 anni fa - ci racconta - da lì è nata la passione per il vintage e l’antiquariato. Ci siamo ritrovati con tantissime cose a casa e quindi c’è stata la necessità di venderle e allo stesso tempo speriamo di trasmettere ai giovani la passione per questi oggetti”. Nel corridoio artistico l’associazione Imago ha offerto al pubblico sessioni di ritratti e banco ottico e la mostra Fotopoesia in collaborazione con Tagete. E ancora animazione per i bambini con tante associazioni del territorio. Come sempre numerose le associazioni di volontariato a cui l’evento dà spazio per raccogliere fondi. E poi l’ingrediente più bello e unico di questo mercato: la gente che si guarda negli occhi, si scambia un pensiero, si conosce anche per i pochi minuti che servono a contrattare un articolo. Ma tanto basta per fare del Mercato delle pulci qualcosa di unico ad ogni edizione. Ormai la creatura di Silvia Ciarpaglini, partita con una decina di banchi a Campo di Marte, è diventata grande.
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