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Politica

Regione Toscana, a Filippo Boni le deleghe a infrastrutture e urbanistica: "Sarò un assessore pendolare"

Dalla FiPiLi a Medioetruria, dalla Dorsale tirrenica alla terza corsia della A1: le grandi questioni da affrontare

Marco Antonucci

15 Novembre 2025, 12:51

Giani e Boni

Eugenio Giani e Filippo Boni

“Farò il pendolare tra Cavriglia e Firenze. L’ho fatto da studente, tornerò a farlo oggi, come scelta personale. I problemi quando si vivono si capiscono anche meglio”. Nel giro di un mese la vita di Filippo Boni è decisamente cambiata: da vice sindaco di Cavriglia all’elezione in consiglio regionale grazie alle 10.924 preferenze raccolte, exploit che hanno fatto convergere su di lui le attenzioni del mondo politico aretino e non solo. Poi i boatos con il dentro e fuori dalla nuova giunta di Eugenio Giani, una ridda di voci che lo stesso presidente ha messo a tacere lunedì 10 novembre, ufficializzando i primi nomi dell’esecutivo toscano, ma aprendo il valzer degli incarichi da definire.

Giovedì 13 novembre, a margine del convegno “Editoria e informazione: carta, digitale... e poi?” organizzato dal Gruppo Corriere nella sede dell’Università degli studi Link a Città di Castello, Giani ha associato ai nomi (ma non a tutti) le deleghe: Filippo Boni sarà il nuovo assessore regionale alle infrastrutture, ai trasporti e all’urbanistica. Il quadro completo è ancora da definire, ma all’ormai ex vice sindaco di Cavriglia è stato affidato uno degli assessorati che più incidono nella vita quotidiana dei toscani.


“Sì, ho letto le dichiarazioni del presidente Giani al Corriere di Arezzo - sorride Boni - anche se io devo attendere l’ufficializzazione che è prevista nel prossimo consiglio regionale. Da parte mia posso assicurare impegno, determinazione e umiltà nell’approcciarmi alle sfide che ci aspettano”. “In questi anni Stefano Baccelli (assessore alle infrastrutture ai trasporti nella precedente giunta Giani, ndr) ha fatto un ottimo lavoro. I temi da affrontare non mancano”.

Di fascicoli aperti sul tavolo il nuovo assessore regionale alle infrastrutture ne troverà un bel po’. L’elenco è lungo. La Firenze-Pisa-Livorno, la Dorsale tirrenica - “da Livorno ad Ansedonia, ha la necessità di essere potenziata” e poi la questione autostrada, con i lavori per la terza corsia. “Un nostro obiettivo progettuale sarà quello di condividere con Autostrade la possibilità di arrivare alla realizzazione della terza corsia nel tratto tra Incisa e Chiusi. Sarebbe fondamentale. L’A1 è chiamata ogni giorno a sopportare un flusso abnorme di traffico e il tema della sicurezza è per noi cruciale”.

Dalle strade ai treni il passo è breve per chi sarà chiamato ad occuparsi di infrastrutture e trasporti nei prossimi cinque anni. “Quello relativo ai treni - sottolinea Boni - è un altro nervo scoperto. Penso ai pendolari, a un servizio ferroviario che è molto utilizzato e a volte può andare in sofferenza. Penso al Valdarno e alla provincia di Arezzo. Ed è per questo che farò il pendolare con Firenze. Mia moglie lo fa da 24 anni. Una scelta che mi aiuterà a confrontarmi direttamente con le questioni che saremo chiamati ad affrontare”. E poi c’è Medioetruria, la stazione alta velocità che dovrà servire Arezzo, Siena e un pezzo dell’Umbria. “La volontà, chiara, è quella di andare verso la realizzazione. L’idea, come ribadito più volte dal presidente Giani, è quella di Rigutino. Vanno definiti gli aspetti tecnici, progettuali. Quella stazione può rappresentare un motivo di sviluppo importante per il territorio”. Filippo Boni intanto si prepara. “Il lavoro – lo sottolinea lui stesso - non mancherà”.

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