Sicurezza
Sgominata la banda delle truffe via sms
In Toscana sgominata la banda delle truffe online. Ogni giorno inviava da utenze fittizie migliaia di sms per indurre potenziali vittime a fornire le proprie credenziali bancarie. L’innesco è stato il conto corrente svuotato di una persona anziana, ma dietro quella singola denuncia si nascondeva un sistema organizzato e capillare. I carabinieri hanno scoperto una vera e propria centrale di truffe telematiche con base a Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, specializzata nello smishing.
Secondo quanto emerso dalle indagini, dal centro operativo partivano ogni giorno migliaia di messaggi da utenze fittizie, inviati in modo casuale su tutto il territorio nazionale. Gli sms simulavano comunicazioni ufficiali e inducevano i destinatari a contattare falsi operatori, ai quali venivano poi fornite le credenziali. A quel punto i truffatori potevano accedere direttamente ai conti correnti e trasferire il denaro in pochi minuti. L’inchiesta ha preso avvio dalla denuncia presentata il 15 ottobre da una persona anziana al quale erano stati sottratti oltre 90mila euro. Il denaro era stato inizialmente trasferito su conti correnti intestati a due soggetti campani, tra Napoli e Salerno, per poi essere smistato quasi immediatamente verso conti esteri in Belgio e Lussemburgo. Si tratta di rapporti finanziari riconducibili a società gestite da altri soggetti campani, titolari di numerosi conti aperti presso undici istituti di credito differenti. La banda non agiva soltanto in Toscana, ma in tutta Italia.
Complessivamente sono 17 le persone indagate, mentre proseguono gli accertamenti per ricostruire l’intera rete e tentare di recuperare le somme sottratte alle vittime. Nel corso delle perquisizioni, soprattutto in Campania, i carabinieri hanno sequestrato numerose carte prepagate Postepay Evolution intestate a soggetti inesistenti, utilizzate come primo snodo per il transito del denaro proveniente dalle truffe. Le indagini hanno permesso di localizzare anche l’origine tecnica degli sms fraudolenti. I messaggi partivano da soggetti residenti tra i comuni di Fucecchio ed Empoli, in provincia di Firenze, e da Santa Croce sull’Arno. L’invio avveniva tramite centinaia di schede telefoniche intestate a cittadini stranieri, in prevalenza pakistani, utilizzate per rendere più difficile la tracciabilità. I militari hanno individuato e perquisito l’immobile da cui operava la centrale di invio degli sms, occupato da un uomo di 38 anni di nazionalità pakistana, oltre a due negozi di telefonia gestiti da altri cittadini pakistani. All’interno sono state sequestrate apparecchiature tecnologiche dedicate allo smishing e ben 685 schede sim, considerate lo strumento chiave dell’attività fraudolenta. L’operazione mette in luce l’evoluzione delle truffe digitali, sempre più strutturate e transnazionali, capaci di colpire in pochi istanti conti correnti in tutta Italia e di spostare il denaro oltre confine prima che le vittime si rendano conto di quanto accaduto. Un fenomeno che continua a richiedere attenzione, prevenzione e una risposta investigativa sempre più coordinata.
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